Animalisti, 62 orsi uccisi, catturati o scomparsi in Trentino
Il conteggio è stato effettuato dal primo anno del progetto Life Ursus ed è stato effettuato dal movimento “StopCasteller”
TRENTO. Sono 62 gli orsi trentini uccisi, catturati o scomparsi negli ultimi 23 anni, secondo le stime effettuate dagli animalisti del movimento StopCasteller sulla base dei dati diffusi dalla Provincia di Trento. Il computo inizia dal 2000, il primo anno dopo la liberazione dei primi due esemplari provenienti dalla Slovenia nell'ambito del progetto Life Ursus. Complessivamente, secondo gli animalisti, si registrano nove orsi scomparsi, 16 esemplari morti per cause sconosciute, otto per predazione da parte di un altro orso e sette per cause naturali o investimenti.
Gli orsi abbattuti sono sei, tra cui figura anche M90, ucciso lo scorso 6 febbraio. Nel conteggio figurano anche Jj1, ucciso in Baviera nel 2006, l'orsa Jurka, catturata nel 2010 e poi trasferita in un parco naturale in Germania, e Daniza, l'esemplare ucciso per errore durante la cattura nel 2014. Non mancano M49, l'orso scappato due volte dal Centro faunistico di Casteller dove si trova tutt'ora assieme all'orsa Jj4, responsabile dell'uccisione del 26enne Andrea Papi lo scorso 5 aprile nei boschi del Monte Peller, in Val di Sole. Gli ultimi dati ufficiali, riportati nel Rapporto grandi carnivori dello scorso anno (riferiti al 2022), parlavano di oltre cento esemplari attualmente presenti in Trentino.