Un parco all’ex Cattoi: già mille firme
Riva, le hanno raccolte le associazioni ambientaliste in 15 giorni: «I rivani hanno capito che è una partita fondamentale»
RIVA . Mille firme raccolte in 15 giorni. È il successo rivendicato dalle associazioni ambientaliste (Comitato Salvaguardia Olivaia, Wwf Trento, Italia Nostra Comitato sviluppo sostenibile, Associazione Riccardo Pinter, Amici della Terra Alto Garda) che vogliono trasformare l’area ex Cattoi in un grande parco.
«La cittadinanza ha bene in mente la partita che si gioca all'area ex-Cattoi. Non sarà magari ferratissima nei dettagli tecnici - si legge in una nota degli ambientalisti – non saprà quale margine di manovra ha la politica e quante pretese possano accampare i privati, ma si rende benissimo conto che l'area ex Cattoi può essere o un tassello essenziale di un progetto di città che vuole virare verso il verde, la vivibilità, la qualità turistica - dopo troppo consumo di suolo, troppo turismo purchessia, troppo traffico - oppure vuole lasciare ancora una volta che gli interessi privati prevalgano ancora una volta».
«È ben chiara in tutti - ci è sembrato - che l'acquisto all'asta da parte di Hager e Signoretti è stato un tentativo speculativo di acquistare un'area - per la quale sapevano benissimo la destinazione urbanistica stava per scadere - all'ultimo momento, sfruttando le lentezze e i vincoli delle pubbliche amministrazioni. È stato un azzardo - lo sapevano. Dovranno fare però i conti con le norme - il piano attuativo è scaduto - ma anche con il sentimento popolare unito alla lungimiranza politica. In soli 15 giorni estivi e vacanzieri - si legge ancora nella nota - con l'aiuto dei ragazzi di Rotte Inverse, siamo riusciti a dialogare e raccogliere il consenso di mille rivani a favore della realizzazione di un unico grande parco che si estenda dalla Miralago al Parco dell'Ora passando per l'area ex-Cattoi. Davvero non è poca cosa. Abbiamo parlato con le persone e i riscontri sono stati molto positivi. Anche gli operatori turistici vedono chiaramente quanto possa elevare la qualità del turismo la realizzazione di un immenso parco senza barriere che renda fruibile tutta la fascia lago da Viale Rovereto fino all'acqua. Cedere sull'area ex-Cattoi significherebbe mettere a repentaglio anche il destino di Villa Miralago, perché - isolata - sarebbe più aggredibile dagli interessi privati. È una partita importante, l'amministrazione ha dimostrato di non essere succube, la cittadinanza - termina il documento - c'è».