L’Alto Garda celebra Giacomo Floriani
Presentato il calendario delle iniziative per commemorare il cinquantesimo anniversario della scomparsa del poeta
ALTO GARDA. Fra poco più di un mese, il 28 aprile, saranno cinquant’anni giusti che Giacomo Floriani ha chiuso la sua giornata terrena: una vita lunga, 78 anni, piena di speranze e delusioni, di gioie e di disperazione. Di questa vita restano cinque libri di poesie dialettali, confezionati grazie all’impegno di Riccardo Maroni per buoni settant’anni legato a Floriani da un’amicizia più unica che rara, nata negli anni precedenti la prima Grande guerra che solo la morte – di Maroni, non quella di Floriani- arrivò a troncare.
Le poesie di Floriani costituiscono un monumento alla Riva d’un secolo fa, povera, piccola ma capace di nutrire il progetto che l’ha portata negli anni ad essere una ricca capitale del turismo nazionale. Monumento vuol dire testimonianza, documento d’una maniera di esistere perfettamente riflesso nel modo di parlare che i rivani di oggi, non solo i giovanissimi che hanno sepolto il dialetto dietro la tastiera del telefonino, meritano di recuperare se vogliono capire la pasta di cui sono fatti, dove le loro radici vadano a pescare l’identità che li contrassegna. Ecco allora l’accordo che ha unito associazioni ed istituzioni nel realizzare un programma di eventi destinati a segnare questo cinquantesimo anniversario, presentato ieri dagli assessori alla cultura dei tre comuni di Riva, Renza Bollettin, Arco Stefano Miori e Tenno Giancarla Tognoni.
Si comincia il 17 di questo mese, e dunque sabato prossimo, con l’apertura d'una mostra alla Casa degli Artisti Giacomo Vittone a Canale ideata da Tullio Rigotti con pannelli ed opere di artisti locali e non, proiezioni di lavori sul poeta prodotti da cinque classi della elementare di Varone e tre dell’elementare di Tenno. Presso le stesse scuole dell'Istituto comprensivo di Riva 2 si sviluppano progetto didattici coordinati da Rita Pellegrini con le maestre Lucia Dongilli, Beatrice Santoni, Emanuela Savoldi, Antonella Vicari, Cristina Trenti, Loretta Biasi, Agnese Meneghelli e Renata Feller. Il prfogramma, allestito dall’associazione G. Floriani presieduta da Livio Parisi prevede la presentazione d’un libro, quasi 300 pagine, curato da Alessandro Parisi che raccoglie testimonianza su Floriani.
Nel medio periodo è prevista l’intitolazione al poeta d'una via, possibilmente in zona Albola; la realizzazione del cippo che l’ingegner Maroni progettò per la sepoltura di Floriani nel cimiterino di Calvola seguita dalla traslazione dei resti mortali; un raduno al rifugio San Pietro -o alla baita Floriani che è quasi la stessa cosa- con un ricordo del poeta con la partecipazione dei cori Lago di Tenno e Castel di Arco e delle sezioni Sat di Riva e di Arco.
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