Dro, Gilmozzi difende il nuovo marciapiede
DRO. «Totalmente inadeguato», per il consigliere provinciale del M5S Filippo Degasperi, il nuovo marciapiede, appena concluso, che corre lungo via della Filanda, collegando la piccola località droata...
DRO. «Totalmente inadeguato», per il consigliere provinciale del M5S Filippo Degasperi, il nuovo marciapiede, appena concluso, che corre lungo via della Filanda, collegando la piccola località droata omonima con i principali servizi del paese. Tutto nella norma, invece, secondo la Provincia. «L’opera in questione è stata fortemente voluta dai cittadini. La richiesta, risalente già al 2015, era stata allora supportata anche da una raccolta di quasi 500 firme, che aveva di conseguenza spinto gli amministratori a trovare una soluzione» - afferma il consiglier nell’interrogazione. «Quest’anno, finalmente, si è giunti alla sua realizzazione. Eppure, osservando il risultato, non si può che rimanere esterrefatti: la via pedonale è incompleta e forse neppure in regola per la sicurezza dei cittadini». Secondo Degasperi, infatti, «i pedoni o le carrozzine per disabili o per bambini, una volta lasciato il nuovo marciapiede, la cui fine è più corta del previsto, dovrebbero camminare sul ciglio della strada, per di più in un piano molto inclinato, e passare in mezzo a una rotatoria». A ciò si aggiungerebbe poi, «la larghezza dello stesso passaggio appena costruito, che non risulta adeguata al transito contemporaneo in sensi opposti». Di parere contrario, tuttavia, Mauro Gilmozzi, assessore provinciale alle infrastrutture: «Il lavoro risulta ultimato e segue il progetto effettuato dal servizio competente». Costata 29.750 euro (dei 113 mila complessivi, utilizzati per le modifiche anche del tratto sopra il viadotto), l’opera sarebbe pertanto realizzata nel rispetto delle norme: «Il percorso pedonale» - prosegue infatti l’assessore - «ha larghezza pari a un metro, maggiore, dunque, del minimo normativo previsto di 90 centimetri, e risulta adeguato alla funzione principale di collegare la stessa località con i servizi del paese». Bocciate, pertanto, possibili ulteriori modifiche, anche in direzione di un sottopasso sostitutivo: «Oltre alle evidenti problematiche realizzative» - conclude Gilmozzi - «esso comporterebbe infatti un consistente impegno economico». (k.d.e)