Allarme bostrico: aumenta ancora nei boschi dell'Alto Adige
A Obertilliach è stato fatto il punto sul monitoraggio nei tre territori dell'Euregio: epidemia in calo (del 20%) solo in Trentino. Situazione influenzata da schianti, siccità, andamento meteorologico
BOLZANO. Nel corso del 2023 solo in Trentino si è rilevata una flessione della presenza del bostrico tipografo nelle aree forestali, mentre in Alto Adige e Tirolo orientale le popolazioni dell'insetto infestante mostrano ancora un trend in aumento.
Il dato è emerso in occasione dell'incontro tenutosi a Obertilliach, nel Tirolo orientale, sulle strategie transfrontaliere per la sicurezza delle foreste durante il quale sono stati presentati i risultati del monitoraggio effettuato negli ultimi anni nei tre territori.
I risultati evidenziano come, su 390 trappole totali, l'84% aveva ancora catture tali da indicare una situazione fortemente epidemica. L'evoluzione delle infestazioni rimane divergente nelle tre aree dell'Euregio e fortemente influenzata da diversi fattori (tra cui la disponibilità legnosa schiantata dopo la tempesta Vaia, la siccità, l'andamento meteorologico). Sebbene i valori di cattura permangono elevati e lontani da quelli che caratterizzano le fasi di latenza, in Trentino nel 2023 i livelli di popolazione sono diminuiti del 20% rispetto all'anno precedente. In ogni caso, non è ancora ipotizzabile la fine della sua proliferazione massiva e l'esaurimento dell'epidemia e si prevede che nei prossimi anni il bostrico tipografo resterà il principale agente di danno per i boschi di abete rosso.
Nell'Euregio è in corso il tentativo di aggregare ed elaborare in modo comune i dati raccolti, con l'obiettivo di giungere alla condivisione delle informazioni e della loro interpretazione per scelte gestionali appropriate e strategie efficaci.