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Aiuti agli stagionali trentini: il sostegno (una tantum) sarà  da 800 a 1.500 euro

Le domande di possono presentare dalle 15 del 3 giugno. L’importo complessivo stanziato dalla Provincia supera i 18 milioni di euro



TRENTO. Si possono presentare dalle 15 di giovedì 3 giugno le domande per gli aiuti straordinari per i lavoratori stagionali trentini.

Un intervento da 18 milioni di euro per gli stagionali messi in difficoltà dalla crisi Covid che ha di fatto chiuso tante aziende attive, in particolare, nei settori del turismo, degli stabilimenti termali, degli impianti a fune e, nelle aree del territorio provinciale a prevalente vocazione turistica, del commercio quello previsto dalla delibera proposta dall’assessore Achille Spinelli.

Nella sostanza l’intervento si propone di sostenere i lavoratori trentini dei settori del turismo, degli stabilimenti termali, degli impianti a fune e, nelle aree del territorio provinciale a prevalente vocazione turistica, del commercio, occupati con contratto di lavoro a tempo determinato, intermittente a tempo determinato o in somministrazione per almeno 30 giorni nel periodo dal 1 dicembre 2019 al 18 maggio 2021, che a causa della pandemia non hanno potuto lavorare, o hanno lavorato meno di 90 giorni, in qualsiasi settore, nella stagione invernale 2020/2021 (1 novembre 2020-30 aprile 2021).

Viene riconosciuto un sostegno una tantum, il cui importo è definito in delibera ed è pari a 800 euro, 1.000 euro o 1.500 euro, in base al numero di giornate lavorate tra novembre 2020 e aprile 2021, con incremento del 10% nel caso il beneficiario abbia 1 o 2 persone fiscalmente a carico, del 15% nel caso abbia più di tre persone fiscalmente a carico.

L’aiuto provinciale è compatibile con quelli nazionali previsti dal Decreto sostegni che ha previsto l’erogazione di un’indennità una tantum di 2.400,00 euro ai dipendenti stagionali (del turismo, degli stabilimenti termali ma anche di altri settori), ai dipendenti a tempo determinato del settore del turismo e degli stabilimenti termali, ai lavoratori somministrati, intermittenti, dello spettacolo, autonomi occasionali, incaricati di vendite a domicilio.

“Si tratta di un intervento senza precedenti – afferma l’assessore Spinelli – Le risorse messe in campo vanno a sostenere sia chi non ha lavorato, ma anche coloro che hanno avuto un’attività lavorativa intermittente e ridotta e che, in questo modo, intendiamo sostenere. Il personale dei settori colpiti dalla crisi del turismo e dell’indotto causata dal Covid è una delle categorie prioritarie da sostenere e con questa misura crediamo di poter dare loro un sostegno importante”. 













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