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A22, pressioni romane. Gli amministratori locali accelerano: “Facciamo partire subito i 7,2 miliardi d’investimenti”

Quello dell’Autobrennero è uno dei progetti più rilevanti a livello europeo e sarà caratterizzato da una forte impronta ecosostenibile. Il vicepremier leghista ne parlerà a Bruxelles, al vertice del 5 dicembre con gli omologhi che si occupano di Trasporti negli altri Paesi dell'Unione Europea



ROMA. Accorciare i tempi per la A22, accogliendo le richieste di tutti gli amministratori del territorio, dall'Emilia-Romagna fino al Trentino-Alto Adige passando per Mantova e Verona. È quanto emerso dalla riunione organizzata al dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla presenza del vicepremier e ministro Matteo Salvini. L'obiettivo è chiudere l'iter amministrativo sul project financing dell'A22 e far partire i 7,2 miliardi di investimenti previsti nella proposta progettuale.

L'incontro è stato l'occasione per fare il punto sull'annosa questione delle limitazioni di transito al Brennero, rispetto alla quale è allo studio una proposta comune che il ministro porterà all'attenzione della Commissione europea e del Governo austriaco.

Presenti, tra gli altri, il presidente del Trentino Alto Adige Maurizio Fugatti, il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, l'assessore regionale ai Trasporti dell'Emilia-Romagna Andrea Corsini, il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto e il sindaco di Mantova Mattia Palazzi.

Quello della A22 è uno dei progetti più rilevanti a livello europeo e sarà caratterizzato da una forte impronta ecosostenibile. Il vicepremier e ministro Salvini ne parlerà a Bruxelles, al vertice del 5 dicembre con gli omologhi che si occupano di Trasporti negli altri Paesi dell'Unione Europea.













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