Ciclismo

A Trento l’incontro sulla sicurezza in bici e Bike hospitality, in ballo una proposta di legge

Centrale il discorso sicurezza, per cui si è preso a modello paesi del Nord Europa come la Danimarca. Per l’Hospitality si è parlato invece di promozione delle bici in maniera trasversale 



TRENTO. Importante incontro, oggi a Trento, nella sede del Comitato di Trento della Federazione Ciclistica Italiana, dove sono stati toccati temi quali: sicurezza dei ciclisti e promozione della Bike Hospitality. Gli argomenti cruciali, al centro di una proposta di legge e di un progetto ambizioso che mirano a migliorare la sicurezza stradale e a promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico e salutare.

All’incontro hanno preso parte il presidente del Comitato di Trento della Federcilcismo Giovannina Collanega, affiancata dal vice presidente Antonio Benvenuti e dal consigliere Paolo Castelli: al tavolo, assieme a loro, l’Onorevole Vanessa Cattoi, il presidente del Comitato Trentino del Coni Paola Mora e il presidente del Comitato Regionale Fci delle Marche Lino Secchi. 
Proposta di legge per la sicurezza dei ciclisti
 

La proposta di legge, elaborata dal Comitato della Provincia Autonoma di Trento della Fci su iniziativa del vice presidente Antonio Benvenuti, mira a migliorare la sicurezza dei ciclisti sulle strade nazionali attraverso l'obbligo di impianti di illuminazione su tutte le biciclette, l'introduzione dell'obbligo del casco per tutti i ciclisti, indipendentemente dall'età, con relative campagne di sensibilizzazione e l’inserimento di domande relative al tema anche nei quiz per il conseguimento della patente di guida. «È arrivato il momento di costruire biciclette che non siano solo sempre più veloci e leggere, ma anche significativamente più sicure – ha spiegato Antonio Benvenuti nel corso del suo intervento -. La sicurezza deve essere una priorità assoluta, e questa proposta di legge rappresenta un passo cruciale in questa direzione. Vogliamo garantire che ogni ciclista, indipendentemente dalla sua esperienza o età, possa pedalare in sicurezza sulle nostre strade».
Lino Secchi, presidente del Comitato Regionale marchigiano della Federciclismo ha aggiunto: «La sicurezza stradale è da sempre una delle mie priorità, e gli eventi tragici come quello accaduto recentemente a Senigallia, dove due ciclisti hanno perso la vita, ci ricordano dolorosamente quanto sia urgente intervenire. Ogni volta che un ciclista viene coinvolto in un incidente, la comunità ciclistica tutta ne è colpita. Per questo, promuovere iniziative come la proposta di legge sulla sicurezza e il progetto Bike Hospitality è fondamentale».

«Dobbiamo lavorare insieme per creare un ambiente stradale più sicuro, che protegga la vita di chi sceglie di spostarsi in bicicletta – ha aggiunto Secchi -. Sono convinto che attraverso un impegno congiunto con le istituzioni, possiamo rendere le nostre strade più sicure per tutti. Il progetto Bike Hospitality, che sto promuovendo con forza, non solo valorizza il nostro territorio dal punto di vista turistico, ma sottolinea l'importanza di infrastrutture sicure e accoglienti per i ciclisti, contribuendo a una cultura del rispetto reciproco sulla strada».

«Sono onorata di ricevere questa proposta di legge, che riflette un impegno concreto verso la sicurezza dei ciclisti, un tema di vitale importanza – ha dichiarato l'Onorevole Vanessa Cattoi, a cui è stata consegnata la proposta di legge -. Mi impegnerò, insieme ai colleghi legislatori, a far sì che questa proposta possa iniziare l'iter necessario per essere valutata ed elaborata. Il lavoro congiunto tra il legislatore e le realtà territoriali è fondamentale, e sono lieta di sapere che i Comitati del Trentino e delle Marche saranno a disposizione per contribuire attivamente attraverso un tavolo di lavoro».

L'adozione della proposta di legge in questione non solo andrebbe a migliorare la sicurezza stradale, ma porterebbe anche significativi vantaggi economici e sociali. Ridurre il numero di incidenti coinvolgendo ciclisti può diminuire i costi associati alle cure mediche e all'assistenza post-incidente. Inoltre, promuovendo l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, si favorisce la riduzione delle emissioni di CO2, contribuendo agli obiettivi nazionali di sostenibilità ambientale e migliorando la qualità della vita urbana.

Molti Paesi europei, come i Paesi Bassi e la Danimarca, sono già all'avanguardia nella protezione dei ciclisti, grazie a normative stringenti e infrastrutture dedicate. In Olanda, ad esempio, l'uso del casco e delle luci è altamente incentivato, e le piste ciclabili sicure sono diffuse in tutto il territorio. Adottando la proposta di legge avanzata dal Comitato Trentino della Fci, l'Italia potrebbe allinearsi a questi standard internazionali, rendendo le nostre strade più sicure e aumentando l’attrattività del Paese per il cicloturismo.

Progetto Bike Hospitality

Parallelamente, è stato discusso il progetto Bike Hospitality, volto a collaborare con i Comuni italiani per promuovere l'uso della bicicletta sia per la mobilità quotidiana che per il turismo. Questo progetto, che coinvolge la Federazione Ciclistica Italiana, prevede l'assegnazione del titolo di «Comune Bike Hospitality» ai Comuni che si distinguono per infrastrutture e servizi a favore della ciclabilità, oltre alla promozione di eventi e iniziative che incentivino l'uso della bicicletta.

«Come presidente del Comitato Trentino della Federazione Ciclistica Italiana – ha commentato Giovannina Collanega -, credo fermamente che il ciclismo debba essere un’attività accessibile e sicura per tutti. Con questa proposta di legge e il progetto Bike Hospitality ci impegniamo non solo a proteggere la vita dei ciclisti, ma anche a promuovere un futuro in cui la bicicletta diventi il simbolo di una mobilità sostenibile e responsabile. La sicurezza e la qualità dell’esperienza ciclistica devono andare di pari passo, e noi siamo determinati a garantire che ciò avvenga».
Il Consigliere del Comitato della Federciclismo trentina Paolo Castelli, ha aggiunto: «Anche se il Comitato di Trento della Fci è a fine mandato, abbiamo deciso di dare fondo a tutte le nostre energie per cercare di promuovere queste iniziative. La nostra priorità è lasciare un'eredità positiva per il futuro del ciclismo in Trentino e oltre».

«Il ciclismo è uno sport che incarna i valori del sacrificio, della determinazione e della passione – ha ribadito la presidente del Coni trentino Paola Mora -. Tuttavia, è fondamentale che questi valori siano accompagnati da un forte impegno verso la sicurezza di chi pratica questa disciplina, sia a livello agonistico che amatoriale. Le iniziative discusse oggi, dalla proposta di legge sulla sicurezza alla promozione della Bike Hospitality, rappresentano un passo avanti essenziale per garantire che il ciclismo possa essere praticato in condizioni di sicurezza ottimali. Come Coni, sosteniamo pienamente questi progetti, perché crediamo che uno sport sicuro sia la base per un movimento sportivo sano e in crescita».













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