Mattarella agli italiani: “'Mai come adesso la pace grida la sua urgenza"
Nel suo discorso di fine anno il presidente della Repubblica ha rivolto un pensiero alla giornalista Cecilia Sala in carcere in Iran: "La aspettiamo”. Ha citato Giulia Cecchettin e Sammy Basso e ha tratteggiato un'Italia "a luci e ombre"
ROMA. Nel suo decimo messaggio di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un appello agli italiani per un impegno attivo nella società, sottolineando l'importanza di superare "egoismo, rassegnazione e indifferenza". Dal Quirinale, con alle spalle l'albero di Natale decorato con gli articoli della Costituzione, il Capo dello Stato ha dipinto il ritratto di un Paese fatto di "luci e ombre", caratterizzato da straordinarie potenzialità ma anche da criticità da affrontare.
In un discorso di diciassette minuti, Mattarella ha toccato numerosi temi cruciali, dalla sicurezza alla giustizia, dall'occupazione all'emergenza carceraria. Ha evidenziato come, nonostante il calo di crimini tradizionali come omicidi, rapine e furti negli ultimi dieci anni, siano emersi nuovi reati preoccupanti, tra cui le truffe agli anziani e il cyberbullismo.
Particolare attenzione è stata dedicata ai giovani, definiti "la grande risorsa" del Paese. Il Presidente ha espresso preoccupazione per la fuga dei talenti all'estero e le disuguaglianze tra Nord e Sud, sottolineando la necessità di "colmare queste distanze" per garantire una reale parità di opportunità.
Non è mancato un momento di forte impatto emotivo quando Mattarella ha espresso vicinanza alla giornalista Cecilia Sala, detenuta a Teheran dal 19 dicembre, ribadendo l'importanza del giornalismo libero in una democrazia. Ha anche ricordato figure emblematiche come Sammy Basso e Giulia Cecchettin, esempi di come il dolore possa trasformarsi in missione sociale.
Sul fronte internazionale, il Presidente ha manifestato profonda preoccupazione per i conflitti in corso, citando la tragica morte di una neonata a Gaza durante la notte di Natale e i bombardamenti russi in Ucraina. Ha evidenziato la "sconfortante sproporzione" tra la spesa record in armamenti (2.443 miliardi di dollari) e gli investimenti per il clima.
Guardando al futuro, Mattarella ha sottolineato l'importanza della partecipazione democratica, ricordando che nel 2025 si celebreranno gli ottant'anni della Liberazione, "fondamento della Repubblica e presupposto della Costituzione". Ha concluso definendo il vero patriottismo come l'impegno quotidiano di chi lavora per il bene comune, dai medici agli insegnanti, dagli imprenditori ai volontari, includendo anche chi, con origini in altri Paesi, ha fatto propri i valori costituzionali italiani.
Il messaggio presidenziale si è chiuso con un invito alla speranza attiva: "Tocca a noi tradurre la speranza in realtà", ha affermato Mattarella, sottolineando che solo attraverso l'impegno collettivo si può costruire un futuro migliore per il Paese.