Premi

L'Aquila di San Venceslao ai Marchesi Guerrieri Gonzaga

Il presidente del Consiglio Soini in visita alle cantine consegna la massima onoreficienza provinciale alla famiglIa



AVIO. L’Aquila di San Venceslao, opera bronzea di Othmar Winkler, per la prima volta viene assegnata a una intera famiglia. A volere questo particolare ri-conoscimento è stato il presidente del Consiglio provinciale, Claudio Soini, che l’ha messa stamane nelle mani dei marchesi Carlo e Anselmo Guerrieri Gonzaga, recapitando l’onoreficienza a domicilio «nella fascinosa cornice» della Tenuta San Leonardo.

I 33 ettari di questo prezioso patrimonio naturale e aziendale sono da 300 anni proprietà e residenza della famiglia nobiliare. Là dove mille anni fa prosperava un monastero, in particolare il marchese Carlo ha dato vita a un’azienda vitivinicola modello, che oggi vende il suo pregiatissimo vino rosso in 57 Paesi del mondo.

Proprio stasera i Guerrieri Gonzaga festeggiano i tre secoli di storia famigliare. Ebbene, sull’acciottolato dell’antico borgo di San Leonardo, cuore pulsante dell’azienda che produce l’omonimo vino bordolese e molti altri prodotti biologici d’eccellenza, il presidente Soini ha voluto allora esprimere ai marchesi – presente anche il direttore della Tenuta, Luigino Tinelli - l’apprezzamento per la passione e la cura del bello con cui sono riusciti a sviluppare e preservare per i posteri questo scrigno di bellezza. «Lì dentro c’è un’attività economica fiorente, ma dalle sue diverse articolazioni – i diversi vigneti perfettamente pettinati, la sorprendente barricaia sotterranea, l’archivio enologico, il museo della civiltà contadina, il giardino e l’orto, la villa padronale - emerge ben oltre: custodia della storia, rispetto dell’ambiente, minuziosa e quotidiana cura del bello. Cultura, per dirla in una parola».

Ma ecco la motivazione con cui il presidente ha consegnato la targa di Winkler al marchese Carlo, capostipite della famiglia.

“La durata nel tempo è la più chiara testimonianza della bontà delle opere. E i trecento anni di storia della Tenuta San Leonardo della famiglia Guerrieri Gonzaga lo conferma nel modo migliore, direi illustre. Qui, in questo splendido angolo del Trentino, si incarna lo stile di una nobiltà che è riuscita a coniugare felicemente bellezza e efficienza. La cura della terra con la capacità imprenditoriale di innovare. Il sublime del giardino e il suo richiamo spirituale con il lavoro quotidiano e la sua fatica. Una fatica felice, che ha permesso a tante persone di questa zona di avere un’occupa-zione che li ha nobilitati, che li ha fatti, a pieno titolo, eredi e testimoni della splendida arte della terra, che qui viene coltivata con sapienza e passione.

“Il Trentino vi deve molto. Nella vostra tradizione di famiglia la nostra co-munità è sempre stata oggetto di vicinanza e solidarietà. E qui il ricordo riconoscente va a Gemma de Gresti, nata a San Leonardo, sposa del mar-chese Tullo Guerrieri Gonzaga che, nell’ora più buia per il Trentino - quella della Grande Guerra - spese tutta se stessa a favore dei prigionieri e dei profughi trentini.

Per questa vostra storia, per questo vostro presente, per la lezione di stile che avete saputo darci, perché siete un segno forte della nostra identità, mi onoro di consegnarvi, a nome della comunità che rappresento, l’Aquila di S. Venceslao interpretata da Othmar Winkler. Lo faccio con gioia e riconoscenza, sicuro che anche per il futuro il vostro esempio continuerà ad es-sere importante per i trentini” ha detto Soini.













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