Legambiente, si lavori per ridurre inquinamento allevamenti



(ANSA) - ROMA, 06 FEB - In Val Padana l'inquinamento è causato anche dal settore primario. Siamo in quel periodo dell'anno in cui gli allevatori distribuiscono sui campi vicini i contenuti dei serbatoi colmi di liquami, un processo che produce particolato sottile per via delle esalazioni di ammoniaca. Lo ricordano i comitati Legambiente di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, che a Regioni e Arpa chiedono di "ridurre e monitorare le emissioni da stalle, campi agricoli e risaie".
"Le regioni Padane - scrivono - non saranno in grado di adeguarsi agli obblighi della nuova direttiva europea sulle concentrazioni di inquinanti, a meno di affrontare anche il nodo delle emissioni che derivano dalle attività agricole e, soprattutto, zootecniche, che vedono concentrarsi nelle quattro regioni settentrionali l'85% dei suini e il 65% di tutti i bovini allevati in Italia", ma anche ovaiole e polli da carne.
L'intensità degli allevamenti qui "è la prima causa delle emissioni di ammoniaca e metano - aggiungono - sostanze che, combinandosi con i gas da traffico, sono precursori l'una della formazione di particolato secondario, responsabile dello smog invernale, e l'altro della produzione atmosferica di ozono, da cui dipende la formazione di smog fotochimico nella stagione estiva".
Problemi che sono anche stati trattati in un documento sviluppato da Legambiente nell'ambito di 'Methane Matters', la coalizione europea impegnata per il rispetto degli accordi globali per la riduzione delle emissioni di metano, e in cui sono descritte le soluzioni possibili, dall'interramento dei liquami al ricorso alla digestione anaerobica, in impianti ad alte prestazioni, per trasformare il problema delle emissioni di metano da scarti organici in una risorsa energetica rinnovabile.
(ANSA).









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