Associazioni

Il Congresso della Sat si concentra su montagna, volontariato, giovani e futuro

L’edizione numero 126 comincia oggi, 10 novembre, ad Ala 


Claudio Libera


TRENTO. Dopo l’anteprima lo scorso 22 ottobre a Brentonico, apre ufficialmente oggi, venerdì 10 novembre ad Ala il 126° Congresso della Sat partendo dalla voce del futuro, quella dei giovani. L’incontro “Montagna, Volontariato, Giovani, Futuro” si terrà alle 18.30 al Teatro Giacomo Sartori e farà da apripista al tema scelto per quest’anno “Il Futuro della Sat”. La serata, organizzata dai giovani volontari delle Sezioni organizzatrici del Congresso (Brentonico, Ala, Avio, Mori) con la partecipazione della Stazione Ala-Avio del Soccorso Alpino Trentino, sarà un momento di racconto e riflessione sul significato del volontariato che scaturisce dal desiderio di condivisione e passione per la montagna.

Il Congresso Sat proseguirà poi domani, sabato 11, a Mori (dalle 15.30 al teatro Sociale G. Modena) con la “Festa dei soci benemeriti”, ovvero di coloro che hanno tagliato il traguardo dei 50 anni di tesseramento con il Sodalizio. Domenica 12, invece, ad Avio (al teatro Parrocchiale dalle 9.30) si entrerà nel clou dei “Lavori Congressuali” con la presentazione delle tesi congressuali elaborate dalle risposte al questionario Sat. Nei mesi scorsi la base associativa e i simpatizzanti hanno risposto a un questionario sul Sodalizio tra volontà, esigenze, percezioni. 

Le risposte elaborate verranno presentate al Congresso attraverso gli interventi di esperti quali: Fabio Tognotti, Geremia Gios, Michele Corno, Tiziano Cova. Tra gli appuntamenti del Congresso sono da segnalare anche: sabato ad Ala (ore 9.45) la visita guidata al centro storico e al museo del pianoforte. Sabato a Mori alle 21 il concerto del Coro Sosat al teatro Modena; domenica in piazza Vittorio Emanuele II ad Avio alle 9 (quindi prima del Congresso) la tradizionale sfilata con la banda di Ala. “Un’opportunità unica - dice la presidente Anna Facchini - per condividere idee, progetti e visioni tra soci e non soci guardando insieme alle prossime sfide. Un’occasione aperta a tutti coloro che amano la montagna e non solo, per fermarsi a riflettere su cosa potrebbe succedere alla Sat nei prossimi anni. Questo appuntamento, nel quale abbiamo fortemente voluto un contributo e una partecipazione dei giovani, rappresenta da sempre uno dei momenti più importanti della nostra vita associativa, un’occasione per, citando il nostro Statuto, cementare i vincoli di solidarietà e discutere dei problemi inerenti all’attività sociale”. Per la vicepresidente di Sat, Iole Manica: “Il tema di quest’anno nasce dalla necessità di avere dei riscontri da parte dei soci e simpatizzanti sulle attività che in questi anni Sat ha dovuto affrontare. 

Accanto agli ambiti della frequentazione della montagna, dell’ambiente, del territorio, dei valori emergono fronti più difficili, in quanto forse più aridi ma necessari. Le nuove norme del Terzo settore e non solo, possono destare critiche e perplessità, pertanto è importante capire se le scelte, anche se obbligatorie, sono state comprese e accettate. La consapevolezza di questo è il punto fondamentale per pensare alla Sat del futuro, che dovrà guardare, da una parte a una sua amministrazione sicura e consolidata, e dall’altra al rispetto dei principi sui quali Sat si dovrà sempre ispirare, principi di solidarietà, di tutela ambientale, di conoscenza del territorio oltre all’alpinismo e alla cultura delle valli”. 













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