Punto d'Incontro: distribuiti 200 pasti al giorno
Da gennaio a fine settembre sono state aiutate 2.050 persone senza dimora. Si va dai colloqui individuali all’aiuto amministrativo e burocratico
Da gennaio a fine settembre sono state aiutate 2.050 persone senza dimora. Si va dai colloqui individuali all’aiuto amministrativo e burocratico
Aperto dal lunedì al sabato, festivi compresi, nel centro operano 20 persone alle quali si aggiungono i 32 volontari coinvolti nelle diverse attività per 1442 ore di servizio. La visita dell'assessore Tonina
Il Punto d'incontro di Trento promuove la raccolta fondi "Un posto alla volta", per sostenere le attività orientate a dare una opportunità di uscita dalla strada
(Videoservizio di Marco Todarello)
Sulla piattaforma Change.org è comparsa una petizione con cui un gruppo di cittadini chiede di «fermare il trasferimento del Punto d’incontro alle scuole Bellesini», sostenendo che i poveri senza fissa dimora frequentatori del Punto d'incontro potrebbero «portare grave degrado e microcriminalità nel rione di Cristo Re», a Trento.
Agliautori della petizione hanno risposto sia lo staff del centro di accoglienza sia il sindaco di Trento Franco Ianeselli. Il Punto d’incontro, che offre servizi di base ai senza fissa dimora, nel 2022 ha servito 46.000 pasti. Nel 2024 il centro si trasferirà per qualche mese nelle ex scuole Bellesini per permettere la ristrutturazione dell’edificio in via Travai.
La struttura di accoglienza risponde così al volantino di protesta diffuso da alcuni residenti. Il sindaco Franco Ianeselli: «Si insinua il dubbio che il trasloco potrebbe essere definitivo, cosa non vera. I senza dimora non portano degrado. Seguiamo l’esempio di don Guido Avi» (foto inviata da Punto d'Incontro)
Con una donazione di 15 euro si assicura un pasto a chi ne ha bisogno