Sotto canestro è l'ora del mercato

Basket: solo il Bitumcalor ride mentre Riva e Rovereto debbono correre ai ripari


Daniele Peretti


TRENTO. La pausa natalizia è occasione di riflessione e bilancio, anche perché mancano ormai solo due mesi alla chiusura delle liste di trasferimento la cui regolamentazione prevede il tesseramento di due giocatori sotto contratto entro il 28 febbraio, mentre restano aperte quelle relative ai non tesserati. Quali saranno le mosse di Bitumcalor, Garda Cartiere e Manica?
Ad una giornata dalla fine del girone d'andata il Bitumcalor è primo alla pari di Brescia e Perugia che hanno vinto i rispettivi recuperi e la posizione ufficiale è: " Sarebbe solo una follia -scolpisce il dg Salvatore Trainotti - modificare in qualsiasi modo un roster in crescita e che ha trovato un proprio equilibrio. Abbiamo la massima fiducia in questi giocatori ed è con loro vogliamo andare fino in fondo."
Ma al di là della posizione ufficiale dell' Aquila, c'è un contesto che indica tutte le dirette concorrenti in movimento. Piacenza ha perso per almeno due mesi Bolzanella per infortunio ed è alla ricerca di un sostituto, Omegna tratta Rombaldoni e Cottani, Castelletto è alla ricerca di rinforzi; mentre Perugia, recuperato Poltronieri, sta cercando un alternativa in un pluriruolo.
Ma quali possono essere i pro ed i contro di un eventuale intervento sul mercato del Bitumcalor?
A favore c'è la necessità di un centro di ruolo, di un classico uomo d'area come non lo sono Gandini, Benevelli e Natali, con punti nelle mani e dal gioco rapido. Oppure quella di rinforzare il ruolo di play che oggi con Ferrarese e Spanghero cede centimetri e chili ai pari ruolo avversari. Se nel primo caso servirebbe un giocatore di ruolo, in questa seconda ipotesi andrebbe bene anche un jolly.
I contrari puntano tutto sull' attuale compattezza del gruppo, ma che non si sa come potrebbe reagire di fronte ad un taglio o ad un turn over obbligato. Il roster è in crescita e coach Buscaglia ormai può contare su nove giocatori utilizzabili e quindi su una delle panchine più lunghe del girone. E lo stesso coach ufficialmente non ha chiesto nessun intervento,anzi è convintissimo sia del valore che delle possibilità di crescita dell'attuale roster. Nessuno direbbe però nulla se ad arrivare fosse il classico crac, ovvero quel giocatore in gradi di fare la differenza, proiettando Trento verso la LegaDue. In conclusione Bitumcalor attento sia alle eventuali opportunità, ma anche a quello che faranno le dirette concorrenti. In chiave mercato:: attendista.
Discorso diverso per il Garda Cartiere che non sembra riuscire ad arrestare la caduta libera che l'ha portato sul fondo della classifica. La società non ha la disponibilità economica per andare in controtendenza, rivoluzionando il roster. La formula del campionato compromette gran parte delle possibilità di salvezza e quindi in un clima di ristrettezze economiche, potrebbe essere sacrificato uni giocatori tra quelli dai contratti più onerosi. L'alternativa è quella di ridisegnare il roster già in proiezione serie B, con l'inserimento di giocatori giovani che farebbero esperienza nel girone di ritorno, per tornare utili l'anno prossimo. In chiave mercato: fuori dai giochi
Porte aperte invece in casa Manica dove,per puntare alla salvezza, è necessario snellire un roster troppo ricco di doppioni e di giocatori che hanno reso meno del previsto. Rovereto già si è mosso molto: prima con l'esonero di coach Signorelli, sostituito da Guidi. Poi Silvestrucci, giocatore che coprendo più ruoli, ha allungato le rotazioni. Ma non basta. Serve un esterno con punti nelle mani che contribuisca ad aumentare il potenziale offensivo del Manica. Il suo arrivo, anche per motivi di bilancio, porterà ad un taglio del roster. Sivestrucci era disoccupato.













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