Settebello super schianta la Serbia L’Italvolley va ko
Pallanuoto: finisce 9-7, ora la Croazia Pallavolo: gran Brasile, Bulgaria per il bronzo
Sette più bello dell’Italvolley: la pallanuoto azzurra stende la Serbia (9-7) e torna nella finalissima olimpica a vent’anni di distanza dal memorabile oro di Barcellona, mentre la pallavolo si schianta contro il Brasile (3-0), lo scoglio fatale già quattro anni fa in quel di Pechino.
Capolavoro. Nel ’92 Sandro Campagna era in acqua, era uno degli uomini di Ratko Rudic: ora è il ct di un Settebello compatto, capace di reggere il confronto con la fisicità dei serbi e quindi in grado di giocarsela fino in fondo contro la Croazia (domani alle 16.50 italiane), guidata proprio da Rudic e capace ieri di battere il Montenegro per 7-5. D’altra parte non si costringono tanto facilmente le calottine di Belgrado ad accontentarsi della “finalina” se non si possiedono forza fisica e capacità tecnico-tattica assieme. E cuore. Quello di Maurizio Felugo, per esempio, due gol ieri per firmare il primo vero allungo azzurro che ha portato l’Italia sul 5-2 a poco più di 5’ dal termine della seconda frazione. L’altro trascinatore si chiama invece Valentino Gallo, top scorer con tre centri, grazie al suo mancino al fulmicotone, capace di chiudere la prima metà dell’incontro sul 6-4. La Serbia? A quel punto ha cercato di reagire, si è portata a un gol di distanza a con Udovicic, ma paga la tenacia azzurra che si aggrappa in superiorità numerica a Presciutti e all’italo-croato Premus che, da centroboa, sul rettilineo finale del terzo tempo, segna in rovesciata: 8-5. L’ultimo tempo è un gioco col cronometro e il golletto serbo fa il solletico agli azzurri che a 1’18’’ dal termine mettono lo champagne in frigo con Perez, sangue cubano, cuore italiano.
Mai in partita. L’Italvolley, invece, si giocherà il bronzo domani alle 10.30 contro la Bulgaria, sconfitta per 3-1 (25-21, 25-15, 23-25, 25-23) dalla Russia, in finale col Brasile (alle 14). Un Brasile che ha schiantato gli azzurri (25-21, 25-12, 25-21), quasi disamati a muro, poco continui al servizio e incapaci di sfruttare i pochi passaggi positivi, camplice la difesa verdeoro, esaltante soprattutto in avvio, quando l’Italia ha provato ad allungare. Il crollo, anche psicologico, nel secondo set, messo in archivio addirittura in 23’ dai brasiliani che hanno concesso la miseria di 12 palle a terra alla squadra di Berruto. L’ultima impennata all’inizio della terza frazione, un fuoco di paglia. L’Italvolley saluta il treno per l’oro, ma può ancora prendersi una rivincita di bronzo sui bulgari.
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