Rovereto bocciato: non sarà al via della Promozione
Respinta la richiesta di iscrizione del presidente Zandonai. Ripescata la Ravinense, il Verla sale in Prima Categoria
ROVERETO. Il Rovereto non ci sarà, la Ravinense giocherà in Promozione e il Verla in Prima Categoria. Ieri sera il Consiglio Direttivo del Comitato Provinciale Autonomo di Trento della Figc ha respinto in via definitiva la domanda d'iscrizione al massimo campionato provinciale presentata dalla società bianconera. E, contestualmente, ha provveduto a ripescare (a catena) Ravinense e Verla.
Niente da fare, dunque, per l'Unione Sportiva Rovereto, storico sodalizio della Provincia fondato nel 1919: i lagarini non parteciperanno al torneo di Promozione perché non in possesso di un campo da gioco omologato e impossibilitati (perché i termini sono ormai scaduti) a richiedere una deroga per spostare in altra sede le gare ufficiali di campionato e Coppa Italia. La vicenda è da considerarsi chiusa dal punto di vista federale (la domanda d'iscrizione manca di uno degli elementi fondamentali e, dunque, è assolutamente inaccettabile), ma non in sede extrasportiva, visto che Zandonai pare intenzionato a ricorrere alla giustizia ordinaria. Esattamente come il Mezzocorona che, dopo il diniego del comune rotaliano di concedere l'utilizzo campo di via Santa Maria della scorsa estate (provvedimento confermato anche qualche settimana or sono), ha deciso di procedere per vie legali. Ieri, dopo gli articoli apparsi sul Trentino, il Comune di Rovereto ha ufficializzato la propria posizione al presidente provinciale Ettore Pellizzari con una comunicazione che esplicitava chiaramente l'intenzione dell’amministrazione della città lagarina, ovvero quella di non concedere né lo stadio "Quercia" né altre strutture comunali all'Us Rovereto. «Abbiamo preso atto della comunicazione - spiega Pellizzari - e successivamente non abbiamo potuto far altro che applicare le norme federali. In mancanza di un campo da gioco non sussistono le condizioni per considerare ammissile la domanda d'iscrizione ad un campionato da parte di una società, nella fattispecie l'Us Rovereto. Dispiace perché stiamo parlando di una della società storiche del territorio trentino, ma il compito della Federazione Italiana Gioco Calcio è quella di applicare le norme vigenti. E, come sempre, l'abbiamo fatto. La concessione della deroga secondo l'articolo 19 delle “Noif”? Non si può: i termini sono scaduti perché tale richiesta andava presentata entro il termine delle iscrizioni».
Festeggiano, dunque, la Ravinense, che ieri a tarda sera ha ottenuto la certezza del ripescaggio in Promozione, e il Verla che, da perdente dei playout tra le terzultime dei tre gironi, riguadagna la Prima Categoria. Il Rovereto si ferma qui. Ma la vicenda potrebbe spostarsi nelle aule dei tribunali.