TRENTO. Nelle ultime sei partite, l’Imperial Grumo è la squadra che, in assoluto, ha conquistato più punti, 15 sui 18 disponibili. Un ottimo biglietto da visita in vista del derby d’alta quota di venerdì sera contro il Mercatone Uno, che a propria volta è reduce da tre vittorie consecutive ed è in piena lotta per il successo finale. Quello in programma dopodomani a San Michele all’Adige sarà un derby nel derby per i due giocatori dell’Imperial Giovanni Borz e Arnold Nuri, che affronteranno per la terza volta in stagione gli ex compagni di squadra Alessio Wegher, Nicola Furlan, Christian Pittigher e mister Luca Ghezzer, assieme ai quali lo scorso anno vinsero il campionato di serie C1 con la maglia del San Gottardo. Non solo, però, perché nelle fila dell’Imperial ci sono anche degli ex Mercatone Uno, quali Domenico Scivittaro e mister Luca Cimadom.
Tanti, dunque, gli spunti di interesse, con la formazione di San Michele vogliosa di riscattare il 7-2 patito all’andata e il Mercatone in cerca di altri 3 punti per mantenersi in scia alla capolista Bassa Atesina. Grazie al recente filotto di vittorie, l’Imperial è salito al quinto posto in classifica e ha nel mirino il Sacco San Giorgio, quarto a due lunghezze di distanza. «Abbiamo il “Sacco” nel mirino e sarebbe bello riuscire a piazzarsi a ridosso delle tre squadre che lottano per la vittoria del campionato – spiega Borz –. Per farlo bisogna cercare di vincere più partite possibile, a partire dal derby di venerdì. Ci proveremo e sono contento di ritrovare in campo da avversari quelli che per tanti anni sono stati i miei compagni di squadra e sono ancor oggi miei amici. Noi siamo in un buon momento e anche personalmente sono contento di quello che sono riuscito a fare finora, nonostante il cambio di ruolo da laterale a centrale difensivo. Ben sapendo che venerdì ci sarà da soffrire per fermare Wegher, uno dei pivot più difficili da marcare».
Dopo aver vestito per alcuni anni la maglia del San Gottardo, Borz è tornato nella sua San Michele. «Dopo qualche anno al San Gottardo sono contento di giocare con la squadra del mio paese – conclude Borz –. Conoscevo già quasi tutti, quindi non è stato difficile inserirsi. Rispetto allo scorso anno, le cose sono cambiate: quando giochi in una squadra che lotta per vincere hai una cattiveria diversa, anche se la determinazione certo non ci manca. All’Imperial c’è un ottimo ambiente. Penso che arrivare tra le prime cinque rappresenterebbe un buon risultato. Anzi, se penso ai punti che abbiamo lasciato per strada con squadre alla nostra portata, potremmo essere ancora più vicini alle big».