Nadia Battocletti vuole cogliere un Melinda da record
Cerca il primato italiano Allieve sui 2000 siepi per coronare una grande stagione: "Successi che mai mi sarei aspettata"
TRENTO. Cinque giri sulla pista vicino casa inseguendo la miglior prestazione italiana sulle siepi. Giovedì, a partire dalle 18, il meeting Melinda di Cles tra le quattro o cinque gare di alto livello, propone anche i 2.000 siepi. Distanza inusuale tra le categorie Senior, nelle quali si fanno 1.000 metri in più, ma del tutto consueta nella categoria Allievi. Nella quale si trova, fino alla fine del 2017, Nadia Battocletti, chiamata a una grande prova sotto gli occhi dei suoi tifosi.
Quella delle siepi è una gara molto faticosa, non a caso non compare quasi mai nei meeting, ma la 17enne di Cavareno proverà comunque a regalare un sorriso al pubblico di casa. L’obiettivo è abbassare il 6’37”85 con il quale 3 anni fa Nicole Svetlana Reina ha fissato la nuova miglior prestazione italiana Allievi. Più ambizioso ma molto più difficile è il 6’19”20 stabilito 6 anni fa dalla senior Giulia Martinelli.
Battocletti non è nuova a regalare sorprese e imprese e per di più avrà come riferimento la tedesca Maya Rehberg, 23 anni, che nella disciplina vanta un primato personale 6’21”05 fatto registrare lo scorso anno. Anche “solo” ottenere la nuova mpi Allievi e scendere sotto i 6’30” sarebbe un ottimo risultato per concludere alla grande un’altra stagione entusiasmante.
Nadia, come giudichi il tuo 2017?
«Un’ottima stagione, sono riuscita a ottenere dei successi che mai mi sarei aspettata. A livello di risultati la soddisfazione migliore è stata la medaglia di bronzo agli Europei di categoria a Grosseto, a livello di crescita personale la partecipazione ai Mondiali giovanili di cross a Kampala, in Uganda. È stata una sensazione strana perché per la prima volta gareggiavo fuori dall'Europa, per la prima volta ero convocata con la nazionale Junior, per la prima volta mi sono trovata a gareggiare a fianco di atlete di tutto il mondo, vicino a chi ha vinto Olimpiadi e Mondiali. Un’esperienza inusuale quanto entusiasmante anche se non ho potuto visitare la città».
Una bella stagione ma che sta per finire, quali sono i tuoi prossimi impegni?
«Quella di giovedì sarà una delle mie ultime gare stagionali, almeno per quanto riguarda la pista. Il 9 settembre sarò a Dalmine per i campionati italiani di corsa su strada, per la categoria Allievi la distanza è ridotta da 10 a 6 km e quindi più abbordabile. Il 13 settembre correrò gli 800 al meeting di Rubiera e poi mi prenderò un buon periodo di riposo prima di cominciare nel tardo autunno la stagione dei cross con l’obiettivo di qualificarmi ai campionati europei. Avrò tempo per dedicarmi allo studio, frequento la quarta classe del liceo Russell di Cles».
Tra campestri e strada, come sarà il tuo prossimo anno?
«Non nascondo di preferire le campestri alle gare su strada. Sono molto più varie rispetto a replicare all’infinito 400 metri. Questo conferisce al cross un po’ meno di “cattiveria” e un po’ più d’incertezza, in sintesi più divertimento. Nel 2018, passerò tra gli Juniores e, terminati i primi mesi riprenderò a preparare la stagione su pista. L’evento principale saranno i Mondiali Under 20 (a Tampere in Finlandia dal 10 al 15 luglio, ndr) e mi impegnerò a fondo per parteciparvi. La gara su cui puntare? Devo ammettere che ancora non so quale, se i 1500, i 3000, i 5000 o i 3000 siepi, dipende da quella che mi darà le migliori sensazioni e i migliori responsi».
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