Lega Pro, l’Alto Adige “attira” i trentini

Oltre 1000 domenica al Druso di Bolzano per il match con la Cremonese


di Daniele Loss


TRENTO. Il dato è significativo: domenica al “Druso” per la sfida playoff tra Alto Adige e Cremonese tra accrediti e biglietti sono stati distribuiti complessivamente 3.102 tagliandi. L'impianto bolzanino era sold out e, dati ufficiali alla mano, il 35% degli spettatori presenti è salito dal Trentino per sostenere i biancorossi nella cavalcata verso la serie B.

Tradotto in numeri significa che oltre 1.000 tifosi dell'Alto Adige (per la precisione 1.086) hanno imboccato l'Autobrennero per raggiungere il “Druso” e assistere alla “partitissima” contro i grigiorossi. Che in provincia di Trento ci sia voglia di grande calcio è cosa ormai nota, visto e considerato che gli appassionati trentini sono ormai a “digiuno” di emozioni forti da tempo immemorabile, ma chi poteva immaginare che in così tanti sarebbero saliti a Bolzano per una sfida trasmessa anche in diretta da RaiSport 1? Pochi, forse nessuno, certo è che il fenomeno Alto Adige ha ormai contagiato anche la provincia di Trento.

Una cosa è sicura: la presenza trentina all'interno della società, dei quadri tecnici (soprattutto) e pure della rosa della prima squadra è notevole. Partiamo dall'alto, ovvero dal direttore sportivo Luca Piazzi vero artefice del miracolo biancorosso: dopo il “rodaggio” a Mezzocorona, con lusinghieri risultati in Seconda Divisione, l' “uomo mercato” di Cavalese si è spostato con armi e bagagli a Bolzano dove ha cambiato volto all'Alto Adige. E' cambiata la categoria, ma non il suo modo di costruire le squadre: Piazzi è stimatissimo a livello nazionale (e non è poco) e dimostrato di possedere un fiuto eccezionale nel pescare giovani talenti, che costano poco ma rendono tanto. Poi c'è il campo con Alessandro Furlan, lavisano doc cresciuto nel Trento che fu, che è diventato ormai uno dei “senatori” dell'Alto Adige, visto che quella in corso è la sua quarta stagione (tutte in Prima Divisione) in maglia biancorossa dopo essersi fatto le ossa in Seconda Divisione con Mezzocorona, Itala San Marco e Portogruaro. Furlan, vero e proprio “tuttofare” in mezzo al campo, non è l'unico trentino che lavora quotidianamente con il tecnico Rastelli. Il “vice” dell'allenatore toscano è Stefano Manfioletti, che si occupa direttamente della fase difensiva, delle palle inattive e responsabile dello studio (al video) delle squadre avversarie. Assieme a Manfioletti, salito a Bolzano nell'estate del 2012 per ricoprire il ruolo di “vice” di Stefano Vecchi e confermato successivamente dalla società, è arrivato anche Franco Nadalini, di fatto il “viceallenatore” dei portieri alle spalle del “titolare” Harrasser. Ma non è finita, perché Rastelli può contare su altri due collaboratori trentini doc: il preparatore atletico, il prof come viene definito in gergo, è il borghigiano Fabio Trentin, arrivato all'Alto Adige dal Mezzocorona, del quale si dice un gran bene, mentre il fisioterapista è Mattia Zambaldi, ex giocatore di discreto livello che, dopo l'esperienza in Piana Rotaliana, è stato voluto fortemente da Piazzi per occuparsi dei muscoli dei calciatori biancorossi. La lista, però, non è finita: il team manager della prima squadra è Emiliano Bertoluzza, ex giocatore del Calisio in Prima Categoria, mentre altri due trentini ricoprono ruoli importanti all'interno della società. Gianluca Leonardi è ormai da diverse stagioni il responsabile amministrativo del sodalizio di via Cadorna (e con lui collabora attivamente il sopracitato Bertoluzza), mentre Lorenzo Buzzi è il responsabile della sicurezza dello stadio “Druso” in occasione delle gare interne. Massiccia la presenza di tecnici trentini anche all'interno del settore giovanile: Max Caliari guida la “Berretti”, Giovanni Pellizzari è il vice e Livio Zerbini il preparatore atletico. Gli Allievi Nazionali sono allenati dall'ex calciatore professionista valsuganotto Gianpaolo Morabito e Alessandro Segna si occupa della preparazione, mentre Salvatore Leotta è il tecnico dei Giovanissimi regionali e responsabile degli junior camp estivi.













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