Ledro SkyRace, la rivincita di Gil e Annelise
Secondi 12 mesi fa, il trentino e l’altoatesina stavolta “volano” sul Senter dele Greste
LEDRO. Il trentino Gil Pintarelli (Team Crazy Idea) e l’altoatesina Annelise Felderer (Lauffreunde Sarntal) hanno vinto solitari la terza Ledro SkyRace - Senter dele Greste, gara disegnata in quota nella Valle di Ledro, tra le sponde del celebre lago dalle acque color cobalto e l’aerea cresta che 1300 metri più in alto segna lo spartiacque tra Ledro ed il Garda Trentino. Un piccolo paradiso capace di regalare scorci panoramici ineguagliabili, dalle Dolomiti di Brenta agli Appennini, ai ghiacciai alpini del Carè Alto e dell’Adamello.
L’edizione 2018 passerà agli annali per i record di presenze e per le rivincite agonistiche: secondi 12 mesi fa, Pintarelli e Felderer sono riusciti a centrare l’impresa che ancora mancava loro tra le competizioni d’alta montagna più quotate in Italia. «Avevo solo un obiettivo: vincere», ha detto non a caso alla fine il quasi 37enne Pintarelli, trentino della Valsugana ma trapiantato in Val di Rabbi: ed è stato proprio lui a tagliare per primo il traguardo dopo 1h54’33 di gara, il tempo necessario per affrontare i 19 chilometri con circa 1600 metri di dislivello positivo della Ledro SkyRace; 2h20’26 invece il tempo staccato dalla Felderer, 38esima assoluta all’arrivo.
Il tutto in una giornata quasi magica dal punto di vista meteo con cielo limpido e aria cristallina. E con il tradizionale accompagnamento dal Corpo Musicale Valle di Ledro a Saval. Così per tutti i quasi 600 concorrenti si è registrata l’emozione, una volta raggiunto il Senter dele Greste e la sommità di Cima Parì (1.980 mslm), di avere letteralmente il mondo ai propri piedi, mentre passo dopo passo si involavano lungo la sottile linea di cresta, tra scoscesi pendii erbosi e cruciali passaggi tecnici che permettono alla gara organizzata dalla SSD Tremalzo di essere un autentico concentrato di SkyRace e di spettacolarità. La sfida in casa è stata vinta da Paolo Penner (22esimo) davanti a Emiliano Mazzarini (31esimo) e a Nicola Gnuffi (42esimo). Tra le curiosità anche la partecipazione di Roberto Genovese (Trentino Marketing) passato dal lavoro alla scrivania a testimonial dell’attività outdoor del Trentino: è giunto al traguardo in poco più di 3 ore e 20’.
Gil Pintarelli per tener fede al proprio intento ha fatto tutto alla perfezione, mettendosi al comando non appena il sentiero ha iniziato a salire da Mezzolago e le sponde del Lago di Ledro verso il Monte Caret (1793 m.), per scendere quindi a Bocca Saval (1740 m.) ed attaccare lo strappo di Cima Parì (1988 m.). Il leader si è concesso anche il lusso di passare per primo in sommità e conquistare il Memorial Damiano Gnuffi (1h10’27 il tempo di salita), tallonato dal campione uscente Martin Stofner (Team LaSportiva). L’altoatesino è rimasto in compagnia dello scatenato valsuganotto per tutto lo sviluppo del Senter dele Greste, passando per Cima Sclapa (1887 m.) e Bocca Dromaè (1675 m.) fino a doppiare Cima d’Oro (1802 m.) e tuffarsi nella ripidissima discesa verso Mezzolago. Una picchiata che è risultata determinante, perché è stato qui che Pintarelli ha guadagnato i 46 secondi di margine nei confronti del rivale e centrato il trionfo solitario sul traguardo. Con la vittoria in entrambe le gare sinora disputate nel circuito La Sportiva Mountain Running Cup – l’esordio nella Trentapassi SkyRace di Marone (Brescia) – è così al comando della classifica generale.
Pintarelli re indiscusso, dunque. E ad inchinarsi al suo cospetto sono stati proprio i vincitori delle due precedenti edizioni, l’altoatesino Martin Stofner – secondo in 1h55’19 – ed il trentino Andrea Debiasi (Team Crazy Idea), primo nel 2016 ed oggi terzo in 1h56’44; quarto posto quindi per l’altoatesino Andreas Reiterer (Team LaSportiva), con Marco Leoni (Team Crazy Idea), Filippo Bianchi (Team Scarpa), Daniel Antonioli (Team Scarpa), Patrick Facchini (Team LaSportiva) e Christian Modena (Team Mud&Snow) a completare la top ten giornaliera. 63esimo posto invece per il primatista mondiale di dislivello nelle 24 ore, il solandro Andrea Daprai (Team LaSportiva).
La gara femminile si è invece risolta già nella fase di salita, quando Paola Gelpi (Team LaSportiva) – una delle principali favorite della gara – ha alzato bandiera bianca dopo un avvio lanciato. Annelise Felderer ha così preso in mano le redini, senza mai lasciarle fino all’arrivo. Un autentico dominio per l’altoatesina di Sarentino, prima a transitare anche a Cima Parì (1h25’57) per salire sul gradino più alto di un podio completato dalla polacca Viktoria Piejak (2h27’04) e dalla bergamasca Daniela Rota (Team LaSportiva, 2h29’33), con l’azzurra dello sci alpinismo Elena Nicolini (Team LaSportiva) in quarta posizione, davanti all’altra trentina Giulia Orlandi (Comano Mountain Runners).