Lechthaler è dell’Aquila / VIDEO

LegaDue. Il roster si arricchisce di un centro di ruolo molto fisico di oltre 2 metri Viene da Siena, dove ha vinto tanto ma giocato poco. A Trento cerca il rilancio



TRENTO. Alla fine è arrivato: Luca Lechthaler ha risolto tutti i sospesi con Siena ed ha sottoscritto il contratto che lo lega all'Aquila Basket. E così oggi coach Buscaglia potrà iniziare la preparazione col roster al completo, fatta eccezione per il solo Elder, che si aggregherà alla squadra il 22 agosto. Lechthaler arriva a Trento con molte aspettative ed è atteso da una pesante eredità: quella di sostituire Garri. Li accomuna l'essere entrambi gli unici centri di ruolo nel roster dell'Aquila, con la differenza che Garri aveva alle spalle molto campo, Lechthaler tanta panchina. Se l'essere passato dai Piani di Bolzano alle giovanili della plurititolata Siena, è stata un'opportunità, tanto da portarlo ad essere considerato il centro del futuro, dall'altra ne ha limitato di molto la carriera, sacrificato dalla presenza di pari ruolo dalle caratteristiche diverse. Lechthaler arriva a Trento per rilanciarsi, ed è motivatissimo. Prima di tutto giocherà davanti alla sua gente, cosa che praticamente non ha mai fatto: nato a Mezzocorona il 23 febbraio dell'86 ha mosso i primi passi della sua carriera ai Piani di Bolzano, per passare poi a Siena, dove ha giocato sei campionati di serie A. Il suo arrivo è importante nell'equilibrio del nuovo roster aquilotto, perché mette centimetri (205) e chili e porta in area un lottatore fisico e muscolare da battaglia. Non è Lechthaler il giocatore al quale si possono chiedere molti punti ed ecco il perché i nuovi arrivati, sono tutte potenziali “mani calde”. Potenziali, perché non bisogna sottovalutare il passaggio di categoria che metterà sotto esame Poltroneri, Baldi Rossi e lo stesso Triche, che affronterà il suo primo campionato europeo. Lechthaler arriva in una realtà, che è una scommessa che vuole vincere con l'aiuto di tutti e con l'entusiasmo di un ambiente, che vuole ricominciare a sognare, dopo la splendida stagione scorsa. E le dichiarazioni di Luca Lechthaler, fanno capire quanto sia grande la sua gioia di essere tornato a Trento: «Vengo da un anno particolare fatto di gioie e di amarezza. A Siena devo tutto, ma era arrivato il momento di cercare nuove sfide e nuovi stimoli. Li ho trovati a Trento, dove le mie ambizioni si sposano con quelle societarie. Non mi pesa scendere di categoria, perché sono convinto di trovare in Lega Due i valori positivi dello sport». Lechthaler lascia Siena quanto meno amareggiato. «Ho sofferto troppo la panchina - spiega - e se vincere è senz'altro bello, ma lo è, solo se giochi. A questo punto, se sei convinto dei tuoi mezzi, senti il bisogno di rimetterti in gioco, di ritrovare quell'adrenalina che solo il campo ti può dare». Anche se, per il nuovo centro dell’Aquila, il rapporto con i tifosi di Siena è stato speciale: «Considero fondamentale il rapporto con i tifosi, perché sono loro che ti danno la carica e ti sostengono. Il campionato scorso - racconta - è stato sfortunato per la mia famiglia. Mio padre è improvvisamente scomparso, prima della semifinale di Coppa Italia, ma i tifosi senesi mi sono sempre stati molto vicini». Sarà la prima volta con Pascolo e Baldi Rossi: «Loro atletici ed io fisico - conclude Lechthaler - sarà un mix che dovrà allestire il coach, per sfruttare al meglio le nostre caratteristiche».

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