«La gioia è sentire forza dolomitica!»
Laura Orguè felice: «La gara che amo di più». Deluso Magnini: «Non ero al top»
CANAZEI. È stata una DoloMyths Run Skyrace di riconferme sul podio, ma anche di piacevoli rivincite, come raccontano i protagonisti dell’edizione 2018 dopo aver superato il traguardo di Canazei.
«Alla Forcella Pordoi – commenta Laura Orguè - un tifoso mi ha gridato "forza dolomitica". Mi è piaciuta tantissimo questa incitazione, perché questa è la gara che amo di più, conosco tutti i segreti di questo percorso straordinario. Ero favorita, ma non è mai facile riconfermarsi, perché è difficile gestire le emozioni. Ero in tensione alla partenza, ma poi sono riuscita a concentrarmi e a prendere il mio ritmo».
Un successo storico invece per Stian Angermund Vik: «Dopo la conquista del titolo mondiale due anni fa, questa è una delle vittorie più emozionanti della mia carriera. Prima del via ero un po’ nervoso, come spesso mi accade, ma avevo comunque ottime sensazioni. Sono partito facendo subito il mio ritmo con l’obiettivo di raggiungere il più velocemente possibile il Piz Boè. Che spettacolo in vetta! Poi è iniziata una discesa emozionante e divertente. Quando ho visto giungere Maguet e Overgard ho provato ad allungare concentrato sul percorso. Poi a mille metri dal traguardo mi sono girato e non ho visto più nessuno. È stato solo in quel momento che ho capito che avevo vinto».
Soddisfazione per il valdostano Nadir Maguet: «Il podio di oggi per me è anche la rivincita dello scorso anno, quando ero giunto in Val di Fassa con tante aspettative e particolarmente motivato. Quest’anno sapevo di essere in buone condizioni di forma e la riprova mi era arrivata dal secondo posto conquistato nel Vertical. Non sapevo come avrebbe risposto il mio fisico dopo lo sforzo di venerdì, se avrei recuperato abbastanza per dare il massimo anche oggi, ma posso essere particolarmente soddisfatto. Sono contento per aver ottenuto due podi nel fine settimana, in particolar modo in una skyrace di così alto livello tecnico».
Un pizzico di delusione invece emerge dalle parole di Davide Magnini: «Non nascondo che sognavo la vittoria in questa splendida gara, ma non ero al massimo della forma per un problema muscolare alla schiena e in discesa quel fastidio inevitabilmente si è fatto sentire. Contro avversari di assoluto livello, oggi bisognava essere al top per poter sperare di vincere e io oggettivamente non lo ero. Anche in salita non ero lucido come in altre occasioni, probabilmente a seguito dello sforzo compiuto venerdì nel vertical. Salire sul podio sarebbe stato il massimo, ma il bilancio personale alla DoloMyths Run con un primo e un quarto posto rimane più che positivo».