Basket Serie A

«L’Nba è un sogno, l’Aquila la realtà»

Flaccadori sotto i riflettori: «Punto alla Nazionale, ma so che devo lavorare tanto: ci sono esterni più forti di me»


di Sergio Zanella


TRENTO. Il day after dell’importante vittoria contro Cantù, la Dolomiti Energia lo ha passato in totale relax, con alcuni giocatori impegnati al Vinitaly per brindare assieme ai vertici di Cavit al successo di domenica e altri seduti sul divano di casa a godersi un giorno libero che a Trento non ci si concedeva ormai da mesi. Tra coloro che hanno passato le loro 24 ore libere rimanendo a riposare all’ombra del Bondone c’è Diego Flaccadori, tempestato di messaggi e “taggate” su Facebook dopo il clamoroso canestro da 30 metri segnato domenica sera in faccia a Ukic e compagni.

«Ho pensato che il telefono mi esplodesse a furia di messaggi, ma sono davvero orgoglioso di tutto questo calore che il pubblico mi ha dimostrato – ha spiegato il giovane bergamasco – Appena sveglio mi sono riguardato almeno una decina di volte il video del buzzer beater. Ogni volta è un'emozione grandissima».

Con questo canestro, che grazie al web ha fatto il giro d’Italia, il nome del giovane talento bergamasco è tornato sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori, che già la scorsa estate lo avevano inserito nella top 10 della celebre lista stilata da Draft Express sui migliori prospetti internazionali nati nel 1996 (americani esclusi). Flaccadori quest’anno ha infatti registrato un notevole incremento dei suoi dati statistici, passando dai 2.8 punti in 7 minuti di media del 2014/15 ai 4.5 punti in 15’ del 2015/16, con la punta prestazionale dei 6 punti di media totalizzati nelle 22 uscite di Eurocup. Tutt’altro che bazzecole insomma, anche se il diretto interessato preferisce mantenere un profilo basso e non parlare di Nba.

«Vivo alla giornata, sapendo benissimo quali sono i miei punti di forza e di debolezza – ha aggiunto Diego – ho tanti sogni nel cassetto, quello della Nazionale è sicuramente uno di questi, ma al tempo stesso so bene che ci sono tanti miei connazionali che al momento nel ruolo di esterno mi sono superiori. Insomma, aspiro a ben determinati obiettivi, ma per ora so che il lavoro da fare è ancora tanto. Già quest’anno con Cristian Verona ho lavorato sul mio fisico e con coach Buscaglia su ciò che devo fare in campo, e penso che i risultati si siano visti. Per quest’anno mi ritengo quindi soddisfatto, anche se ci sono ancora dei playoff da conquistare matematicamente, mentre per la prossima stagione spero di aumentare di 5-10 minuti il mio minutaggio medio. A Trento sto davvero bene e ho un contratto da rispettare (3+1+1 siglato nell'estate 2014 ndr), quindi, continuando a lavorare, spero di togliermi belle soddisfazioni con questa maglia».

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