L’Itas è all’appuntamento con la storia
Oggi a Piacenza può chiudere la serie e appuntarsi sulla maglia il terzo scudetto. Diversamente sarebbe bella al PalaTrento
TRENTO. Bivio. E di quelli tosti: vincere stasera a Piacenza consegnerebbe l’Itas agli almanacchi sportivi, impreziosendo un palmares già a questo punto di nobilissimo lignaggio. Se, e sottolineamo se (tra gli scongiuri più classici) dovesse andare male allora lo squadrone di Stoytchev si ritroverebbe a giocare una sorta V-Day, una gara 5 dagli esiti tutti da verificare, seppure con l’enorme bonus dell’essere al PalaTrento.
Se e ma a questo punto lasciano il tempo che trovano, visto che oggi vi sono tutte le condizioni per disinnescare la mina biancorossa e appuntarsi il tricolore sul petto. Una festa che rischia, al PalaBanca, di essere per pochi eletti, visto che sono solo 100, due pullmnan, i trentini che hanno ottenuto dalla società ospitante la possibilità di acquistare i biglietti, ma anche questo è un dettaglio. Per fare festa, se sarà, il tempo non mancherà.
Coach Stoytchev lo sa. E molto bene: «Non abbiamo ancora vinto nulla, anzi: adesso ci aspetta la parte più difficile della nostra Finale perché sicuramente Piacenza cercherà di sfruttare al massimo il fattore campo, sia per quel che riguarda gli aspetti tecnici sia per quel che concerne il lato ambientale che sarà sicuramente tutto a loro favore. In questa serie si è visto bene quanto incida il fondamentale della battuta; da questo punto di vista noi possiamo crescere rispetto a gara 2 al Pala Banca, dove dopo una buona partenza ci siamo smarriti. Prima ancora che di tecnica e di tattica, però, mi preme che la squadra giochi con la mentalità e la concentrazione giusta per una partita di questo livello; se riusciamo ad avere l’approccio corretto sarà tutto più semplice».
Dopo la sconfitta in gara 3 di mercoledì, quello casalingo di domani sera per la Copra Elior Piacenza è già un appuntamento di non ritorno. Gli emiliani hanno infatti un solo risultato a disposizione (la vittoria) se vogliono continuare a sperare di riportare in Emilia lo scudetto che manca dal 2009.
Per riuscirvi e tornare di nuovo al PalaTrento nel quinto e decisivo atto della serie, la squadra di Monti farà affidamento alle certezze del proprio gioco (battuta e attacco i fondamentali che solitamente garantiscono maggiore impatto sul match quando si gioca nell’impianto amico) e alla spinta che sicuramente riceverà dal proprio pubblico.
Con la partita di oggi salgono a quota trentanove i confronti ufficiali fra Trento e Piacenza; il bilancio vede la Trentino Volley condurre per 24-14, con i gialloblù a segno dieci volte nelle ultime undici partite.
L’unico successo recente degli emiliani è quindi proprio riferito a gara 2 di Finale Scudetto giocata sette giorni prima al Pala Banca.Insomma perdere quest’occasione sarebbe una disdetta anche dalpuno di vista meramente statistico.
Le formazioni? Si conoscono a menadito, visto che non ci sarà nessuna novità rispetto a gara 1, 2 e 3. Radostin Stoytchev confermerà Raphael al palleggio, Stokr opposto, Kaziyski e Juantorena in posto 4, Birarelli e Djuric al centro della rete e Bari libero.
Monti risponderà con De Cecco in regia, Fei opposto, Zlatanov e Papi in banda, Simon e Holt al centro, Marra libero. Fuori i secondi. E’ora.