L’inchiesta: doping anche ai “bimbetti” 

Dopo gli arresti, rivelazioni terribili nelle intercettazioni della Procura di Lucca



LUCCA. «Ma qualcuno l’ho guardato e gli ho detto: ma che sei di fuori? Se me lo fa un vecchio marcio di 25 anni lasciamo perdere... lasciamo perdere... ma i bimbetti no eh...»: così una conversazione intercettata dalla polizia nell’inchiesta per doping di Lucca fra un avvocato, indagato per favoreggiamento, e Elso Frediani, direttore sportivo e preparatore sportivo del team Altopack Eppela, finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Lucca e della Polizia di Stato che, nelle scorse ore, ha portato complessivamente a sei arresti, con 17 persone indagate. Ed è proprio dalle intercettazioni che emerge l’abisso del doping, che nel ciclismo, in Italia, riguardarebbe anche la categorie giovanili.

«Gente che ci rimani Elso... senza farti né nomi né cognomi... perché qualcuno si sa...», dice ancora l'avvocato che si stupiva del coinvolgimento di giovanissimi nel giro di doping. «Meno male che lì non c’entro io», replica Frediani, «È la mentalità... non c’è nulla da fare...». «Per di più – aggiunge l’avvocato – bimbetti che vanno in giro per il mondo quindi occhio... capito ».

In un’altra intercettazione della polizia, tra il preparatore del team Michele Viola, che è tra gli arrestati, e un ciclista (indagato per frode sportiva), il primo si lamenta del “doping di gruppo” perché c'è il rischio che la cosa venga risaputa.

Criticando l’atleta («Cazzo mo che non correvi però ti potevi... Lo potevi fa qualcosina...») Viola, riferendosi alla somministrazione di sostanze dopanti, gli dice: «E scusa, quante cazzo di persone lo fate quelle là».

Gli atleti si consultavano fra loro su come doparsi. «Sai qual è il problema? Che tu lo fai nella pancia no... E il problema è che se si aggancia a una pallina di grasso ti resta lì, capito il problema... quindi dovresti fare in vena, qui sotto il braccio, che non c'è grasso capito... Ha detto addirittura tipo due... fanno anche quattro, quattro intere..».















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