L'Alto Adige è pronto per la serie C1
Ripescaggio certo. Baumgartner: «Non finirà come l'anno scorso»
CAREZZA. "Visto come è andata a finire l'anno scorso, parlare di salvezza è l'unica cosa che possiamo fare". Walter Baumgartner tiene i piedi per terra nel giorno della presentazione del nuovo Alto Adige che si accinge a disputare il campionato di C1.
Nell'ormai consueta e splendida cornice dello Sporting Hotel Alpenrose di Carezza ha preso ufficialmente il via la stagione dei biancorossi, la seconda in Prima Divisione visto che ormai c'è solo da stabilire se sarà la giustizia sportiva con le proprie sentenze o la Ficg con le sue graduatorie a ripescare la società di Via Cadorna. Un ambiente sereno quello toccato con mano ai piedi del Catinaccio, entusiasmato dalle certezze di aver messo una pezza a quel pomeriggio di giugno dove, a Ravenna, il mondo sembrava essere crollato sulle spalle della storia e delle prospettive di questa società.
"Un episodio - ha ribadito il presidente - che non dimenticherò mai e che non esito a definire tragico, ma che fortunatamente possiamo archiviare. Il tutto grazie alla nostra solidità economica, costruita sui piccoli passi e sulle certezze di una politica societaria che guarda a quello che possiamo fare più che a quello che vorremmo fare. Questo ci ha permesso, in un mondo del calcio sempre più malato ed in crisi, di rappresentare una garanzia in termini di serietà. E la cosa ci rende orgogliosi".
Il discorso è andato poi sull'eterna disputa della cittadella di Laives, su cui in questi giorni il Comune di Laives deve dare risposte definitive alla Provincia. "E' pronto un piano alternativo, che passa attraverso una ristrutturazione del Druso dove, al momento, il problema più grande è legato alle condizioni del campo che è impresentabile. E questo lede la nostra immagine oltre che penalizzare la qualità del gioco che si può vedere durante le nostre partite interne".
L'amministratore Dietmar Pfeifer si è soffermato anche sulla solidità delle forze che sostengono la società. "Abbiamo confermato quasi tutti gli sponsor e questo è una dato importante perché significa che intorno a noi c'è fiducia e voglia di crescita. I dati economici per l'ingresso fra le squadre che hanno diritto al ripescaggio è la nostra risposta alla crisi del mondo del calcio e confermano la nostra solidità, ora è chiaro che le strutture diventano un aspetto primario. Non possiamo passare gran parte del nostro tempo a pensare a dove dobbiamo allenarci".
Luca Piazzi ha poi parlato dell'aspetto tecnico e dei vari nodi da sciogliere nel mercato biancorosso prima di definire chiusa la campagna acquisti. "Ci manca ancora un difensore perché siamo in sei per otto posti e dunque un altro giocatore arriverà certamente. A centrocampo è ancora presente con noi Alfredo Romano ma siamo d'accordo che alla fine del ritiro rescinderemo il contratto consensualmente. Bacher? E' un'opzione possibile ma non sono completamente in sintonia con quanto ha dichiarato al vostro giornale. E' un giocatore che ci interessa ma c'è da risolvere la problematica che è legata al suo ingaggio, che per noi è troppo alto. Prima la Cremonese voleva inserire un altro giocatore da accorparci, poi sembra che ora possa venirci incontro sulla questione economica, che però non abbiamo definito del tutto. Credo, dunque, che sia giusto dire che la situazione è ancora abbastanza complicata. Fischanller? Il prolungamento del contratto è praticamnte fatto". Il direttore ha anche parlato d'un attacco da rinforzare ma l'arrivo di Chinellato, di cui parliamo nell'altra pagina, chiude il discorso per un reparto che appare molto più completo e vario di quello degli ultimi anni.