Il Levico tra “rivoluzione” e ripescaggio
Il presidente Beretta prepara il cambio della guardia in società (Melone e Ferrarese) e in panchina: in pole c’è Soave
TRENTO. Oltre alla generosissima prova della squadra di Davide Mezzanotti – che ha fatto la partita, dal primo al 120’ minuto della sfida playout di Scanzorosciate – l’unica cosa buona dello sfortunato pomeriggio bergamasco è stato il calore del pubblico levicense. Che ha assiepato la minuscola tribuna del “Comunale” in grande numero – con le presenze quantificabili in almeno 200 unità – sovrastando per lunghi tratti della partita il tifo casalingo e dimostrando un calore davvero impagabile: gli appassionati della cittadina termale ci hanno creduto fino all’ultimo minuto, così come ci hanno creduto capitan Mattias Tessaro e compagni, protagonisti di un finale di stagione che avrebbe meritato un epilogo differente.
A più di qualcuno non è piaciuto, viceversa, notare sulle tribune dello stadio di Scanzorosciate i più che probabili protagonisti della rivoluzione societaria che il presidente Sandro Beretta non aveva annunciato ma aveva comunque lasciato trapelare all’immediata vigilia della partita più importante della stagione (e che il Trentino, sempre attento alla scena calcistica locale, si è limitato a registrare), tanto che anche nel capoluogo non si parlava d’altro. Allo spareggio hanno infatti assistito l’ex allenatore gialloblù Marco Melone e l’ormai ex giocatore del Trento (e del Napoli) Claudio Ferrarese, stando alle indiscrezioni insistentemente circolate nei giorni scorsi destinati a ricoprire prossimamente il ruolo di direttore generale e direttore sportivo della società termale. Senza entrare nel merito delle competenze tecniche di chi sarà escluso (l’attuale d.s. Ernando Salati?) e di coloro che arriveranno, va segnalato come le circostanze del possibile avvicendamento siano quantomeno curiose: nello scorso autunno il tecnico trentino fu infatti esonerato e sostituito da Davide Mezzanotti dopo aver raccolto la miseria di un punto (1!) in sette partite. Un bilancio disastroso per porre rimedio al quale la squadra gialloblù avrebbe dovuto marciare a ritmo da playoff per il resto della stagione. Eppoi c’è sempre la forma, che spesso diventa sostanza: intendiamoci, Melone e Ferrarese possono assistere a tutte le partite che vogliono, ma il buon gusto avrebbe dovuto consigliare – anche al presidente Beretta – un comportamento diverso.
Ma questo è il nostro calcio, bellezze! Non più tardi di qualche settimana fa un trattamento analogo era stato riservato dal neopromosso A.C. Trento all’allenatore Stefano Manfioletti, la notizia dell’avvicendamento del quale con Roberto Vecchiato era stata lasciata trapelare (e anticipata dal Trentino) prima che il presidente Mauro Giacca o uno dei suoi collaboratori l’avesse comunicata all’interessato. Che Manfioletti non potesse garantire una presenza “professionistica” – perché intenzionato a mantenere il suo posto di lavoro – c’entra poco.
Il primo indiziato a rilevare Mezzanotti sulla panchina del Levico pare l’ex Dro Cristian Soave, a sua volta presente a Scanzorosciate assieme al presidente Loris Angeli. Ma in quale categoria giocheranno i termali? La dirigenza gialloblù è fermamente intenzionata a presentare domanda di ripescaggio, ma non si sa quante chance questa abbia di essere accolta. Per gli appassionati di calcio a Levico sarà un’altra estate calda.
Twitter: @mauridigiangiac
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