Hirschi, che numero al Tour Tirreno, acuto di Hamilton
Trento. Al terzo tentativo Marc Hirschi ha fatto centro. Secondo a Nizza, terzo con beffa a Laruns domenica scorsa, il giovane svizzero ha trionfato ieri in solitaria sul traguardo della tappa più...
Trento. Al terzo tentativo Marc Hirschi ha fatto centro. Secondo a Nizza, terzo con beffa a Laruns domenica scorsa, il giovane svizzero ha trionfato ieri in solitaria sul traguardo della tappa più lunga del Tour de France 2020, la dodicesima, 218 chilometri da Chavigny a Sarran Correze.
Mi manda Cancellara
Ventidue anni ancora da compiere, Hirschi è il protetto di Fabian Cancellara. Ieri lo si è visto, con un’azione che non ha lasciato diritto di replica agli inseguitori. Forte sul passo, proprio come la “locomotiva di Berna”, ma più performante in salita rispetto al maestro, oltre che scatenato in discesa. Un corridore solido, completo, dotato anche di un bello spunto veloce. Il suo è uno dei nomi da segnare sul taccuino per il Mondiale di Imola di fine mese.
Dopo la fuga dalla distanza di sei corridori, annullata a 45 chilometri dall’arrivo, è scoppiata la bagarre. Gli uomini di classifica hanno lasciato fare, con Soler, Kragh Andersen e Benoot che hanno preso il largo, seguiti in seconda battuta da Schachmann, Pacher e Hirschi. Il giovane svizzero della Sunweb ha attaccato sul Suc au May, che presentava tratti decisamente impegnativi, restando solo al comando, mentre alle sue spalle si muoveva anche Alaphilippe. Nulla hanno potuto gli inseguitori. Secondo posto, a 47”, per il francese Pierre Rolland, terzo il danese Soren Kragh Andersen, che ha completato il trionfo del Team Sunweb. Il gruppo maglia gialla ha pagato un ritardo di 2’30”, con il leader Roglic e compagni che hanno cercato di risparmiare la gamba in vista della tappa odierna, 191 chilometri e 4000 metri di dislivello con arrivo in salita a Puy Mary.
Tirreno-Adriatico
Ieri è andata in scena anche la quarta frazione della Tirreno-Adriatico, 194 chilometri da Terni a Cascia, vinta da Lucas Hamilton. L’australiano della Mitchelton Scott ha preceduto nel decisivo sprint a due il combattivo Fausto Masnada (Deceuninck), con il quale si era avvantaggiato lungo la discesa di Ospedaletto, dopo l’ultimo Gpm di giornata, a 10 chilometri dall’arrivo. Il gruppetto dei big, regolato dal leader della generale Michael Woods (Ef), ha pagato 10” di ritardo. Più staccato Vincenzo Nibali (35esimo a 1’25”), ancora in cerca della migliore condizione. L.F.
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