Happy hour sotto canestro È la Bitumcalor dei tifosi
Basket Legadue. Una bella festa di fine stagione al bar Plan di Largo Carducci Ma tra la società trentina e coach Maurizio Buscaglia c’è aria di divorzio
TRENTO. L'Aquila tra la gente. Non è uno slogan, ma la scelta di una società che vuole legarsi sempre più alla città. E così allo spettacolo sportivo ha fatto seguire un happy hour offerto a tutti i tifosi che si sono ritrovati, insieme alla squadra, al bar Plan di largo Carducci. Lo stesso era già stato organizzato al termine del campionato scorso, ma a far la differenza è stato l'entusiasmo: questa volta non c'era una promozione da festeggiare, bensì un'annata da incorniciare: importante, ma non la stessa cosa e così l'atmosfera ha finito per non essere la stessa.
Ad essere uguale era invece, lo spirito dell'iniziativa e la voglia di far squadra, che andava oltre lo spogliatoio “Orgogliosi di voi” era lo striscione esposto dai tifosi, con la XVI Legione che non ha fatto mancare uno spezzone di tifo da curva. Dall'altra parte loro, i protagonisti di una stagione da S maiuscola, che hanno rilasciato autografi, dichiarazioni e fatto scattare foto a ruota libera. Questo roster è entrato nel cuore della gente, ma difficilmente potrà essere lo stesso anche per la prossima stagione: Umeh e Pascolo le posizioni più a rischio, col grande punto interrogativo di Buscaglia.
Il presidente Longhi ha già uno scadenziario, da oggi la prima posizione da definire sarà quella del dg Trainotti, la cui conferma si può considerare scontata. A seguire quella tecnica, che sarà un nodo più difficile da sciogliere, quindi quella dei giocatori che faranno ancora parte del roster aquilotto. «Entro una settimana vorrei definire la posizione di Trainotti e di Buscaglia – è la considerazione del presidente Longhi – al quale noi faremo la nostra offerta, che chiaramente non potrà competere con un'eventuale alternativa della Serie A. Il nostro obiettivo è quello di non stravolgere la squadra di quest'anno e quindi partiremo, prima di tutto, dalle conferme. Nel prossimo campionato si potranno tesserare due stranieri ed un passaportato e quindi l'assetto della squadra sarà lo stesso di quest’anno». Ed il diretto interessato cosa dice? «A Trento ho passato sette anni bellissimi. Sono arrivato alla palestra del Santa Chiara dove ho vinto un campionato ed una Coppa Italia. Sono tornato al PalaTrento, dove ho vinto un altro campionato ed un'altra Coppa Italia, passando da duecento spettatori a quattromila, direi che è stato fatto un gran bel cammino. Il futuro? Aspetto di conoscere quali saranno i programmi della società».
Su una cosa presidente e coach sono d’accordo: un contratto lo si firma in due. Il sospetto, a questo punto, è che una delle due parti abbia già deciso di non sottoscriverlo.
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