Floriani vola sulle siepi e centra Londra
Carta olimpica più che probabile anche per i ciclisti Trentin e Oss, nel tiro con l’arco in lizza Tomasi e Tonetta
TRENTO. Yuri Floriani c’è. Con l’8’22”62 che gli è valso l’11esimo posto nei 3.000 siepi vinti dal keniano Koech, il finanziere trentino ha strappato il biglietto per le Olimpiadi (minimo A 8’30”). Il suo nome va ad aggiungersi a quelli del saltatore in alto Silvano Chesani (Fiamme Oro) ed alla tuffatrice Francesca Dallapè, gli altri due trentini già assolutamente certi della loro presenza ai Giochi di Londra.
«E’ il coronamento di una lunga carriera - dice al telefono il mezzofondista trentino - corro da quando ho 15 anni, ma è una grande soddisfazione anche per la mia famiglia. Obiettivi? Intanto vorrei fare bene agli Europei, a Londra la finale sarebbe il massimo».
Sembra destinata a sudarsi la carta olimpica fino allo “scadere” l’arciera pinetana Jessica Tomasi: il suo successo nel Mondiale a squadre del 2011 ha garantito la partecipazione delle azzurre ai Giochi, ma la composizione del terzetto olimpico uscirà solo da un lungo percorso di qualificazione: l’unica arciera certa della carta olimpica è la veterana Natalia Valeeva, mentre Jessica, la roveretana, Elena Tonetta, la veneta Guendalina Sartori e la pugliese Pia Lionetti si giocheranno nelle prossime competizioni i due posti da titolare e quello da riserva: la settimana prossima a Cipro la prima eliminazione.
Stando alle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi dall’entourage del ct azzurro Paolo Bettini, per Londra potrebbero partire due ciclisti trentini: il borghigiano Matteo Trentin, al primo anno da professionista ma già in primissima linea al fianco di Tom Boonen tanto alla Milano-Sanremo (dove è caduto mentre stava per apprestarsi a disputare la volata finale) quanto nelle classiche del Nord, al quale Bettini sarebbe intenzionato a riservare un posto da titolare; ed il perginese Daniel Oss, destinato - sempre sulla base delle indiscrezioni di questi giorni - al ruolo di prima riserva.
E poi c’è chi spera. Tornando all’atletica ed al Golden Gala di giovedì sera, è incappato in una vera e propria controprestazione il mezzofondista Giordano Benedetti, che ha chiuso gli 800 in 1’49”90”, lontano dall’1’45”60 limite A per i Giochi. Le porte di Londra rimangono aperte, ma Giordano deve cominciare a... correre davvero. Lo stesso discorso vale per Marco Lorenzi, terzo frazionista della 4x400 “B” sesta al Golden Gala. La sua è una missione non impossibile, ma quasi: per strappare il biglietto per Londra dovrebbe infatti abbassare il suo tempo di un secondo e convincere così i tecnici della Fidal ad un restyling del quartetto azzurro; ma, soprattutto, sperare che la staffetta italiana si qualifichi entro le prime sedici del mondo prima dei Giochi.
Ed è più o meno nelle stesse condizioni la velocista Martina Giovanetti: il 23”80 fatto registrare recentemente è lontano dal 23”10 necessario per Londra. Qualche speranza in più la forestale di Mattarello può nutrirla appunto in chiave staffetta 4x100, ma anche lei dovrà sperare nella qualificazione del quartetto azzurro e soprattutto piazzare in tempo utile per i Giochi un 11”40.
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