Di corsa, in favore dei boschi
Corsa in montagna. Sabato 6 luglio la quarta edizione della Primiero Dolomiti Marathon: con le quote d’iscrizione si alimenta la raccolta di fondi “Lacrime di Resina” per ripristinare un’area della Val Canali devastata dalla tempesta Vaia
Trento. Di corsa all’ombra delle Pale di San Martino attraverso scenari mozzafiato e aiutando il ripristino ambientale. Sabato 6 luglio va in scena la quarta edizione della Primiero Dolomiti Marathon, gara che della maratona conserva principalmente la lunghezza, in quanto le caratteristiche sono quelle del trail. A partire dal dislivello, oltre 1200 metri, per continuare con il tracciato, principalmente su sterrato e sentieri e solo in parte su asfalto.
Gara su tre distanze
Gli organizzatori dell’Unione Sportiva Primiero hanno volutamente disegnato un percorso semplice per attirare quanti più turisti e tutti coloro che solitamente gareggiano su strada in fondovalle e si stima una partecipazione simile a quella dello scorso anno, che toccò i 2400 partecipanti divisi sulle tre distanze: la 42 km con partenza da Villa Welsperg, la 26 km con partenza da San Martino di Castrozza e la 6,5 km non competitiva con partenza e arrivo a Fiera di Primiero, traguardo anche delle due gare competitive. Come detto il tracciato non presenta salite troppo impegnative e, dopo il via da Villa Welsperg si sale costantemente per 10 km per poi proseguire in falsopiano che porta a San Martino di Castrozza luogo di partenza della 26 km. Da qua leggera salita fino al lago di Calaita, passaggio nella valle del Vanoi e picchiata verso l’arrivo posto a Fiera di Primiero, ai piedi delle Dolomiti, dove si è abbattuta la tempesta lo scorso ottobre.
Il disastro di Vaia
«Vaia ha abbattuto diversi alberi – ha spiegato il sindaco di Primiero Daniele Depaoli – ma non la maratona. Già dal giorno seguente all’uragano tutta la popolazione si è messa all’opera per ripristinare strade e sentieri, ovviamente non solo con in testa la corsa. È stata una tragedia ma di buono c’è che si potranno scorgere nuovi panorami meravigliosi e, iscrivendosi alla gara, si parteciperà alla raccolta di fondi “Lacrime di Resina” per ripristinare un’area della Val Canali e mettere a dimora nuove piante».
Nadir Cavagna favorito
Ai fini della classifica saranno decisivi gli ultimi 10 mila metri tutti in discesa dove i migliori faranno la differenza. Il nome più altisonante è quello di Nadir Cavagna. Il bergamasco classe 1995, che può vantare di aver battuto Yeman Crippa nelle categorie giovanili, è specialista della corsa in montagna e vanta il 12esimo posto ai Mondiali di Canillo dello scorso anno, conditi con il secondo posto a squadre dietro all’Uganda ,e sarà il punto di riferimento della 26 km e in particolare di Luca Cagnati, vincitore delle ultime due edizioni e fresco di convocazione in azzurro per i Mondiali di corsa in montagna sulle lunghe distanze. Tra le donne sarà sfida tra Gaia Colli, la francese Melina Grosjean e la fondista azzurra Ilaria Debertolis, sul podio nel 2017. Nella gara più lunga fari puntati sul beniamino di casa (anche se da qualche anno trasferitosi in Svezia) Giancarlo Simion vincitore nel 2017 della 42 km e nel 2016 della 26 km. Con lui anche il britannico specialista del trail Thomas Payn, Manuel Negrello, vincitore della prima edizione, Fabio Ruga e Barbara Bani, azzurra come Cagnati, per completare il cast dei pretendenti al titolo.