Bitumcalor, una Coppa amara
Omegna si conferma una bestia nera: 67-56
CASTELLANZA. Omegna e Torino sono le due finaliste della Coppa Italia. Fuori Napoli, sconfitto in una partita che non ha avuto mai storia. E fuori anche la Bitumcalor, ma al termine di un incontro equilibrato e sempre in discussione. Il sogno aquilotto s'infrange contro la difesa a zona mista che Omegna ha messo in campo dopo aver incassato una doppia tripla che aveva rilanciato Trento, che paga la scarsa precisione al tiro e la giornata no di Conte.
In avvio il maggior ritmo premia Omegna, che chiude il primo quarto con 7 punti vantaggio (17-10), 5 dei quali arrivati negli ultimi 2 minuti con break di 5 a 0. Santarossa firma l'8 a 8, poi è di Pazzi il primo vantaggio trentino (10 a 8) che però precede l'allungo di Omegna. La Bitumcalor non c'è e concede ad Omegna un break di 9 a 0 per un 21 a 12 che rischia di spaccare la partita dopo soli 2 minuti della seconda frazione. Bitumcalor doppiata al terzo (24 a 12) che paga carissimo il black out offensivo a cavallo dei due primi tempi. La differenza è data anche dalla diversa finalizzazione del contropiede: Omegna è andata quasi sempre a segno, mentre Trento ha stentato in quella che normalmente è un'arma a favore. Trento prova a rientrare, grazie anche alla difesa a zona: 30 a 22 all'8', 35 a 25 all'intervallo.
Nel segno di Spanghero il rientro di Trento: 6 punti per il 39 a 38 che diventa 41 a 39 con la tripla di Forray. La Bitumcalor è in partita e lotta punto a punto fino al 48 a 47 dell'ultima pausa, con la tripla di Picazio sulla sirena. Trento vola con le triple di Spanghero e Negri (48 a 53), Omegna risponde con Bertolazzi: 52 a 53 e time out di Buscaglia. Quando Trento pareva aver in mano la partita, c'è il ritorno di Omegna: 57 a 53 a tre minuti dalla sirena con un break di 11 a 0. Un break che lancia Omegna, con una Bitumcalor che si schianta contro la difesa a zona piemontese, senza riuscire più a segnare. Ad un minuto dalla fine è 61 a 53 ed alla sirena 67 a 56.