Bitumcalor, che festa. Tutti in coro: «Serie A, serie A»
L'Aquila spicca il volo da Largo Carducci, col suo nome scandito dai tanti tifosi che hanno “chiuso” l'accesso allo storico largo cittadino
TRENTO. L'Aquila spicca il volo da Largo Carducci, col suo nome scandito dai tanti tifosi che hanno “chiuso” l'accesso allo storico largo cittadino. A lanciare gli slogan, giocatori e dirigenti con Longhi a confermare il suo ruolo di presidente-ultras: il primo a lanciare scandire gli slogan ed a saltellare felice sciarpa al collo. Poi Marchetti “la voce” dei tifosi al PalaTrento che chiama a pieni polmoni numero di maglia e giocatore per sprofondarlo nell'applauso della piazza. Succede quando si avvera un sogno, quando si parte quindici anni fa da una piccola palestra e con una società nuova, nata dalla fusione di due realtà Dolomiti Basket e Pallacanestro Villazzano. Ma questo è il passato, il futuro è la serie A e nell'immediato il doppio confronto con Ferentino: in palio il primo posto con lo scudetto DNA. I giocatori arrivano alla spicciolata: Santarossa accompagnato dalla moglie e dal loro “cucciolo” con bavaglino col logo Bitumcalor..
Poi Pascolo in perfetto stile scozzese col kilt e barba tagliata: “L'ho acquistato durante un viaggio in Scozia e per scommessa, ho detto che l'avrei indossato in caso di promozione. La barba avevo deciso di non tagliarla per la durata dei play off.” A meravigliare sono i tanti bambini con la maglia dei giocatori: quella di Spanghero è immensa per il giovanissimo tifoso che l'indossa, immensa come la sua gioia di essere lì. Poi l'omaggio “all'uomo spazzolone”. E' anche lui un ragazzo delle giovanili che per tutta la stagione è entrato in campo ad asciugare il sudore dei giocatori caduti sul parquet. La squadra gli si fa attorno ed ogni giocatore gli autografa la maglia. Sabato pomeriggio il Palatrento ospiterà la festa dell'Aquila con la partecipazione di tutte le squadre giovanili, poi tutto dovrebbe confluire nella prima partita con Ferentino. Dovrebbe perché il primo confronto sarebbe in terra laziale, ma Trento ha chiesto l'inversione che Ferentino non dovrebbe avere problemi ad accettare.
La domanda ricorrente è quella sul futuro dei singoli giocatori. Moralmente si vorrebbe riconfermali tutti, però aspetto tecnico a parte, questa promozione ha rivalutato tutte le cifre alla base delle trattative e quindi si vedrà. Matteo Negri:”Quello che conta è che la Bitumcalor sia stata promossa – e lo dice portandosi la mano sul cuore – poi tutto dipenderà da Sabatini (presidente della Virtus Bologna ndr.) che dovrà decidere a quelli condizioni, confermare il prestito. La dedica per la promozione? Prima di tutto alla Bitumcalor che ha creduto in me e mi ha voluto nel suo roster. Poi ai miei genitori che sono venuti a vedere tutte le partite ed infine a Consolini, il mio maestro in Virtus, che mi ha insegnato a giocare a basket.”Per tutti cannoni di cartone ripieni di coriandoli e birra gelata. C’è motivo per fare festa.