Giro d'Italia

Bettega sale in bici: «Paganella in festa per la Corsa Rosa»

Il rallista di Molveno ama la mountain bike: «L’altopiano punta molto sulle due ruote per la promozione turistica»


di Maurizio Di Giangiacomo


MOLVENO. Per le due tappe dell’Altopiano della Paganella – l’arrivo ad Andalo di oggi e la partenza da Molveno di domani – abbiamo scelto un padrone di casa un po’ particolare: non un ciclista – come Maria Canins per il “tappone” dolomitico di Corvara – né un’amministratore pubblico – come il presidente della giunta provinciale di Bolzano, Arno Kompatscher, per la tappa dell’Alpe di Siusi – bensì... un pilota di rally! Alessandro Bettega è anche albergatore nonché presidente di Molveno Holiday, società coinvolta nell’organizzazione della due giorni “rosa” della Paganella. Quando Eddy Merckx vinse l’unica precedente tappa di Andalo – era il 1973 – Bettega, oggi 35enne, non era nemmeno nato. E anche l’indimenticato papà Attilio – campione di rally degli anni ’70 e ’80 – era alle primissime battute della sua carriera. Ma Alessandro è un discreto appassionato di bici, anche se a quella da corsa – da bravo abitante di Molveno – preferisce la mountain bike.

«Vado con la moto da trial e con la mountain bike dall’età di 14 anni. Ultimamente, tra impegni ed impedimenti vari, con la moto riesco ad uscire sempre meno, quindi per allenarmi uso soprattutto la bicicletta: alleno la resistenza, fondamentale per i rally, ma anche il colpo d’occhio e l’equilibrio. Con la bici da enduro rinforzo anche la parte superiore del corpo. E ho visto che anche tanti campioni del Mondiale Rally praticano mountain bike e sono addirittura sponsorizzati da case ciclistiche».

Ha seguito il Giro d’Italia?

«Purtroppo no, perché eravamo in fase di apertura dell’albergo e ho dovuto seguire alcuni lavori, ma quando andavo a scuola lo seguivo con una certa passione».

Chi le piacerebbe che vincesse, ad Andalo?

«Mi farebbe molto piacere che vincesse un trentino, più in generale un italiano. So che Vincenzo Nibali deve recuperare qualche posizione, non mi dispiacerebbe se riuscisse a farlo proprio sulle salite della Paganella».

Qual è il clima sull’altipiano alla vigilia del ritorno del Giro d’Italia, che mancava ormai da ben 43 anni?

«Io sono coinvolto anche a livello organizzativo in qualità di Molveno Holiday, che è anche socio dell’Apt della Paganella. Posso testimoniare che c’è davvero molto entusiamo, a Molveno per la partenza della tappa di mercoledì ma anche ad Andalo, Fai e Cavedago per l’arrivo di domani (oggi, ndr). Tutti i paesi si stanno addobbando per l’arrivo del Giro d’Italia, i bambini delle scuole hanno fatto un bellissimo lavoro, una grande bicicletta rosa che è esposta lungo la strada, ma più in generale sono un po’ tutti i residenti che si sono dati da fare per accogliere nel migliore dei modi la carovana rosa. Le due ruote sono uno dei veicoli promozionali sui quali la Paganella sta puntando con forza, in particolare sulla specialità dell’enduro: l’anno scorso abbiamo ospitato una tappa delle European Series, la risposta degli appassionati è buona e come operatori continueremo ad investire anche in questa direzione».

Quali saranno i suoi prossimi impegni agonistici?

«Con la stagione turistica alle porte devo concentrarmi sugli impegni professioniali qui in albergo – conclude Bettega – Sto verificando la possibilità di prendere parte alle ultime due tappe del campionato italiano terra, il rally della Val d’Orcia e quello della Costa Smeralda».

Twitter: @mauridigiangiac

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