Beretta: «Chiederemo il ripescaggio»
Il presidente del Levico conferma: «In società ci saranno cambiamenti». In tribuna Melone e Ferrarese
SCANZOROSCIATE (BERGAMO). Sandro Beretta, presidente dell’Us Levico Terme, riesce a dissumulare la delusione, ma non trattiene lo spirito di rivalsa che lo anima già da prima di questo sfortunato spareggio-salvezza. Il numero 1 gialloblù ci credeva, ma aveva già progettato un futuro diverso per la “sua” società. Con un direttore generale (l’ex allenatore Marco Melone) e un direttore sportivo (il fresco ex giocatore del Trento Claudio Ferraese) nuovi di zecca – ed entrambi presenti ieri a Scanzorosciate – ed un progetto che dovrebbe includere tutte le società della Valsugana, escludendo invece altri protagonisti di quella che lo stesso Beretta non esita e descrivere come una stagione sfortunata, come il tecnico Davide Mezzanotti.
«È finita com’era iniziata – dice il massimo dirigente levicense – Una stagione sfortunata, nella quale le cose non sono andate spesso nel verso giusto. Abbiamo centrato questi playoff con una bella rincorsa, ma poi ci siamo presentati a questa partita nelle condizioni peggiori, con l’attaccante di riferimenti infortunati (Calì, ndr) e con l’altro (Braccalenti, espulso ieri, ndr)che è stato determinante in senso negativo, perché ci ha lasciato in 10 per 40 minuti. I meriti vanno a chi vince, quindi complimenti allo Scanzorosciate, ma il Levico ha fatto tutto quello che doveva fare: ha fatto la partita».
Guardando alla stagione nel suo complesso, facendo un po’ d’autocritica, cosa vi è mancato?
«Devo ammettere che l’approccio alla stagione, quest’anno, è stato molto più difficile. Abbiamo finito la scorsa stagione in crescendo e non sia stati capaci di portare quei progressi in questa. Poi piano piano abbiamo trovato la quadratura e i risultati un po’ alla volta sono arrivati. Non è bastato, ma farepiù di così oggettivamente era molto difficile. Lo ribadisco: senza il faro che era il Trento quando io giocavo in Serie D, nei prossimi anni le società trentine sono destinate a fare tanta fatica».
Ecco, il Trento, che il prossimo anno prenderà in pratica il vostro posto in Serie D.
«No, il Trento prenderà il suo posto e io gli auguro di fare un grande campionato. Ma mi auguro anche che il Levico possa tornare subito in Serie D attraverso il ripescaggio».
Presenterete domanda?
«Certo, lo faremo».
Quante chance credete di avere?
«Non so rispondere a questa domanda adesso».
E queste indiscrezioni sui futuri quadri dirigenziali della società, raccolte anche dal nostro giornale nei giorni scorsi, sono fondate?
«È tutto in divenire, non c’è ancora niente di scritto».
Fatto sta che oggi a Scanzorosciate erano presenti proprio i personaggi tirati in ballo quali futuri dirigenti del Levico.
«In società ci saranno dei cambiamenti, pensati per perseguire l’unica cosa che ci sta veramente a cuore, vale a dire il bene del calcio a Levico».(m.d.g.)
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