Basket: Riva mette il Bitumcalor nei guai

Riesce al Garda Cartiere lo sgambetto in trasferta e finisce 66 a 86


Daniele Peretti


TRENTO. Riva vince di fronte a millecinquecento spettatori un derby che ha confermato la crisi profonda di un Bitumcalor che ha perso gioco e identità. E' stato un derby anomalo, con Trento che ha rinunciato al tiro da tre (2 su 17), senza mai essere protagonista.
Riva conquista una vittoria fondamentale in chiave playout, mentre Trento esce dai playoff. Il primo canestro del derby è di Benevelli che col libero di Conte fa 3 a 2 dopo due minuti di gioco. Ma è di Riva il primo strappo dell'incontro: 7 a 3 dopo un minuto. Il Bitumcalor impatta (7 a 7), ma la Garda Cartiere insiste: 12 a 7. Pastori (canestro e tiro libero su fallo di Ferrarese), porta Riva al massimo vantaggio di 10 a 17. La contromossa di coach Buscaglia è il cambio del play: dentro Spanghero, fuori Ferrarese, poi Zivic per Gandini. La reazione c'è: 22 a 20 con quattro punti di Natali e fallo tecnico alla panchina rivana che diventa 22 pari alla prima pausa. Si lotta duro in ogni parte del campo, ma le squadre non si staccano: 26 a 27 dopo quattro minuti. Due liberi di Gandini per il 28 a 27. Torboli in contropiede firma il 33 a 31 di un derby all'insegna dell' equilibrio. All'intervallo Trento e Riva ci vanno sul 37 a 40, ma con un Trento decisamente meno convincente di Riva. Nella terza frazione, la Garda Cartiere si stacca subito: 42 a 47 costringendo ancora Trento all'inseguimento. La decisa entrata di Conte fa il 44 a 47 dopo tre minuti. Filattiera fa due su due dalla lunetta Portando Riva sul 51 a 44, un vantaggio che gli ospiti difendono in tutti i modi aiutati anche da un Bitumcalor impreciso ed evanescente. Riva insiste: 56 a 46 al settimo. Di Spanghero la tripla del 50 a 56, poi Zivic dalla lunetta: 52 a 58 con la pesante situazioni falli rivana che potrebbe rivelarsi decisiva. Trento s'affida alla zona, ma prima Scanzi poi Pastori la bucano per il 62 a 52 dell'ultima pausa: tutto ancora una volta da rifare per un'Aquila solo volonterosa. Scorrono i secondi della quarta frazione a tutto favore di Riva: 54 a 62 al terzo. Giroli lotta a rimbalzo, ma non dovrebbe essere lui a farlo, a conferma di come molti meccanismi di gioco trentini siano inceppati. Garofalo ci mette la tripla del 54 a 66 e Riva scappa via dopo quattro minuti di gioco. Filattiera ancora da tre per il 57 a 69. Poi è solo Riva che dilaga fino al 59 a 78 a tre minuti dalla sirena che arriva sul punteggio finale di 66 a 86: Riva esaltante, Trento solo imbazzante.
Per l'Aquila resta la soddisfazione di un pubblico davvero numeroso e di un PalaTrento forse mai così vicino al basket come in questo scampolo d'inverno. Ma quattro batoste consecutive pesano eccome, come un macigno. E per Buscaglia non sarà facile correre ai ripari in poco tempo.













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