Bagno di folla per il ritorno di Francesca Dallapè
L'azzurra, medaglia d'argento nel sincro con la Cagnotto, accolta come un'eroina in piazza Duomo
TRENTO. Tornata nella sua città, Francesca Dallapè è stata accolta da una folla di tifosi in piazza Duomo a
Trento. «Forse prima non me ne rendevo conto del tutto, ma adesso, vedendo tutta questa gente, torno a commuovermi» ha detto dell'argento vinto ai Giochi di Rio nel sincro da 3 metri con Tania Cagnotto. Ha firmato autografi, abbracciato decine di persone e si è lasciata scattare altrettanti selfie con la gente che l'ha attesa oltre un'ora, fino alle 13.30, perché le code in autostrada hanno ritardato il suo percorso da Fiumicino a Trento, insieme a Giuliana Aor, al rientro dal Brasile.
[[(Video) Ritorno a Trento trionfale per Francesca Dallapè]]
«Dopo la gara, quando io e Tania ci stavamo abbracciando, le ho detto grazie, mille volte grazie - ha raccontato - perché è grazie a lei se io sono riuscita a raggiungere certi risultati e lei ha contraccambiato, perché mi ha detto che forse nessuna sarebbe stata in grado di starle a fianco come le sono stata io» ha proseguito dal piccolo palco creato apposta dalle autorità locali, insieme alla sua Buonconsiglio Nuoto, i rappresentanti di Coni e Fin locali. «Chiudere la carriera con una medaglia olimpica, che faccio fatica anche a dire - ha sottolineato - era un sogno che faccio fatica anche a pronunciare». Sul futuro non si è pronunciata del tutto: «Vedremo - ha detto a caldo camminando nella piazza -. Adesso sicuramente la priorità sarà la famiglia, la creazione anche della mia famiglia, la vivrò mese dopo mese, con calma». «Mi viene da pensare - ha proseguito - a tutti questi anni, a dieci anni a questa parte, dove il 90% della mie esperienze sportive sono state positive, con un 10% di delusioni, quindi sono stata una sportiva davvero fortunata. Tornare qua e avere questa accoglienza da tutti è una cosa che mi emoziona tantissimo e mi dà consapevolezza di quello che abbiamo fatto io e Tania. L'accoglienza all'aeroporto e in città a Trento mi rende davvero molto orgogliosa. Grazie di volermi così bene, non me lo aspettavo e ve ne sono veramente grata».
[[(Video) Tifo da stadio in piazza Duomo per il ritorno della Dallapè]]
«Penso che l'essere una persona come sono oggi - ha concluso - lo devo allo sport, che mi ha insegnato dei valori importanti: il rispetto per le persone, per le avversarie. In acqua si compete per posti importanti, ma fuori si ride e si scherza insieme. Se sono così è grazie alla mia famiglia. Ho sempre voluto seguire una linea che mi rappresentasse al meglio, il più pulita possibile, il più onesta possibile. A volte si fa fatica a essere così, però alla fine si è anche un po' anticonformisti, perché nel mondo di oggi si cercano delle scorciatoie, invece lo sport pulito, la persona pulita fa fatica a raggiungere dei risultati. A me ha dato soddisfazione, perché so tutto l'impegno che ci ho messo».
Tra i presenti a farle i complimenti gli assessori allo sport della Provincia autonoma, Tiziano Mellarini, e del Comune di Trento, Andrea Robol.