Atherton, i fratelli terribili domano la “Black Snake”

Downhill. A Daolasa doppietta dei britannici: Rachel praticamente senza rivali tra le donne, Gee stacca di un secondo il canadese Steve Smith



VAL DI SOLE. Gli «Atherton Brothers» domano la «Black Snake» di Daolasa e si aggiudicano con pieno merito la vittoria nelle prove downhill che ieri ha chiuso il lungo fine settimana dell'Uci Mountain Bike World Cup della Val di Sole, unica prova italiana del massimo circuito internazionale riservato agli specialisti delle ruote grasse. I due fratelli britannici si regalano così una domenica bestiale, una settimana dopo il duplice trionfo nella gara di casa, a Fort William.

La doppietta in Trentino, però, vale ancora di più, perché centrata su un tracciato che è diventato un'icona della downhill, tanto da essere paragonato, in un ideale parallelo con lo sci alpino, alla mitica «Streif» di Kitzbuehel. Inoltre, se è vero che Rachel si era già imposta lo scorso anno in Val di Sole, Gee negli ultimi anni aveva dovuto lasciare il gradino più alto al connazionale Marc Beaumont e allo statunitense Aaron Gwin e forse ieri non si aspettava di poter centrare il risultato pieno. Una giornata così in Val di Sole, i due funamboli di Salisbury l'avevano già vissuta nel 2008, quando la località trentina aveva ospitato i Mondiali, un evento che potrebbe tornare lungo il Noce nel giro di qualche anno.

Gee Atherton, dopo aver fatto segnare il miglior tempo già nelle qualificazioni, ha divorato la «Black Snake» con il superbo tempo di 3'12”185, non sbagliando praticamente nulla e facendo segnare i migliori parziali in entrambi gli intertempi. Alle sue spalle, distanziato di un secondo, il canadese Steve Smith, con il campione mondiale in carica, il sudafricano Greg Minnaar, a completare il podio. Quindi tutto secondo programma, o quasi: principale delusione della gara maschile si è rivelato lo statunitense Aaron Gwin, reduce da trionfi consecutivi a Daolasa ma ieri incapace di esprimersi ai massimi livelli, tanto da chiudere al sesto posto con un gap consistente. Migliore degli italiani, il valdostano Lorenzo Suding, 16° a 9”895 dal vincitore.

Ben più netta la vittoria di Rachel Atherton tra le donne. La 25enne britannica, scesa per ultima in virtù del miglior tempo nelle qualifiche di venerdì, curva dopo curva ha polverizzato il sogno delle francesi di monopolizzare il podio, rifilando 5”235 a Emmeline Ragot e ben 12”053 a Florian Pugin, con le altre due transalpine Morgane Charre e Myriam Nicole al quarto e al quinto posto. L'unica azzurra in gara, la 21enne emiliana Alia Marcellini, ha chiuso al 15° posto a 41”857 dalla fuoriclasse britannica, raccogliendo così i primi punti in Coppa.

A spezzare la totale egemonia britannica ci ha pensato il 18enne australiano Dean Lucas, trionfatore nella prova Junior. La gara dei più giovani ha riservato moltissime emozioni anche per via dei distacchi molto contenuti, tenendo col fiato sospeso il folto pubblico che fin dal mattino ha preso d'assalto il percorso di Commezzadura. Con soli 16 centesimi di margine da Lucas ha concluso la propria prova il favorito della vigilia, il britannico Phil Atwill, che ha pagato a caro prezzo un primo minuto di gara sottotono. Con meno di 19 centesimi di distacco si è piazzato al terzo posto lo statunitense Luca Shaw, 16 anni compiuti a dicembre e un futuro radioso davanti a sé. Buoni segnali pure dalla squadra italiana, a cominciare dal 5° posto del ligure Gianluca Vernassa e proseguendo con il 14° dell'emiliano Simone Medici e il 16° del piemontese Francesco Colombo. (l.f.)

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