Anche il Tribunale antidoping assolve i medici di Schwazer
Bologna. Dopo l’assoluzione da parte della Corte di appello di Bolzano dall’accusa di favoreggiamento di Alex Schwazer, per il caso di positività alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012, anche il...
Bologna. Dopo l’assoluzione da parte della Corte di appello di Bolzano dall’accusa di favoreggiamento di Alex Schwazer, per il caso di positività alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012, anche il tribunale nazionale antidoping (TNA) ha escluso ogni responsabilità nella vicenda per i medici della Federazione italiana di atletica leggera Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto, oltre che per l’ex dirigente del settore tecnico della Fidal, Rita Bottiglieri. «È una grande soddisfazione - commentano la sentenza gli avvocati Alessandro Lovato e Marco Riponi difensori di Fiorella, unitamente all’avvocato Antonio Miriello, difensore di Fischetto e Bottiglieri - che pone la parola fine a lunghe e faticose vicende processuali, dimostrando l’ingiusto coinvolgimento dei tre professionisti e il loro corretto operato all'interno delle istituzioni sportive nazionali e internazionali».
Nello scorso mese di dicembre la corte d’appello di Bolzano aveva spazzato via con un colpo di spugna le condanne di primo grado inflitte sia ai medici Fidal Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto che all’ex dirigente del settore tecnico Rita Bottiglieri. Fischetto e Fiorella erano stati condannati a due anni di reclusione a testa (e ad una multa di 10 mila euro), Rita Bottiglieri a nove mesi (con una multa a 4 mila euro). Tutti erano accusati di favoreggiamento al doping: la Procura ha sempre ritenuto che gli imputati sapessero (o avessero capito) che Alex Schwazer facesse uso di sostanze proibite e nessuno fosse intervenuto perché in fondo, se l’atleta avesse vinto, sarebbe stato di vanto per tutti. Dopo la condanna in primo grado entrambi i medici erano stati interdetti dalla professione per due anni. Nello scorso mese di dicembre, invece, la Corte ha assolto tutti e tre «perché il fatto non sussiste». Tutto cancellato, dunque, con piena soddisfazione dei legali di difesa. Nel corso delle arringhe gli avvocati Nicola Nettis e Alberto Valenti avevano ribadito che gli imputati fecero sempre quello che dovevano. Tra il resto, soprattutto il dottor Fiorella, avrebbe avuto anche un obbligo giuridico di non interferire con i sistemi di controllo ufficiali legati al cosiddetto passaporto biologico, attivati nei confronti di Alex Schwazer proprio dopo alcuni valori sospetti emersi nelle analisi dell’aprile del 2012.
Ieri anche l’organo giudiziario sportivo ha assolto i tre imputati.