Basket Serie A

Al Nuovo Cinema PalaTrento il solito grande spettacolo

Sfiorate subito le 4.000 presenze, ottimo il colpo d’occhio della “curva”, tanto calore per vecchi e nuovi aquilotti


Sergio Zanella


TRENTO. Serata di gala al PalaTrento, con una cornice di pubblico che si spera riuscirà ad essere replicata anche nella restante parte della stagione. Già mezzora prima della palla a due, il colpo d’occhio al palazzetto di via Fersina è infatti da applausi, con le tribune dipinte di bianconero e una nuova “curva” finalmente degna di questo nome.

Nuovo Cinema PalaTrento, lo spettacolo nello spettacolo

Oltre 3.600 spettatori in via Fersina per la "prima" della Dolomiti Energia nel palasport rinnovato (foto Daniele Panato). LEGGI L'ARTICOLO

Nel loro settore ci sono anche un centinaio di tifosi milanesi, ma, con il passare dei minuti, ci si dimentica quasi della loro presenza tanto forte è il boato dei padroni di casa. La serata di festa è infatti tutta per Trento e per il Trentino, che dopo più di quattro mesi ha dimostrato di essere davvero ansioso di riabbracciare i suoi beniamini. In campo non ci sono più i vecchi idoli Tony Mitchell e Josh Owens, ma c’è già chi sembra essere in grado di sostituirli nei cuori dei tifosi trentini. Parliamo in particolar modo di Julian Wright che, con la sua esperienza e il suo talento, non avrà problemi ad essere il nuovo leader della Dolomiti Energia. Il calore non è poi mancato anche per i “vecchi”, con i soliti scroscianti applausi che hanno accompagnato fin dal riscaldamento i vari Pascolo, Baldi Rossi e un capitan Forray raggiunto all’ombra del Bondone dal consueto clan sudamericano guidato dal padre Esteban.

Musica, colori e divertimento, per una sera il Nuovo Cinema PalaTrento è stato il vero baricentro della città. Ieri sera i tifosi bianconeri erano infatti quasi 4000, un dato davvero impressionante per un altrimenti anonimo giovedì sera di inizio ottobre. La sensazione è che questa città non sia ancora sazia di basket e, in attesa di Bilbao, Lubiana e delle altre grandi d’Italia, sembra proprio che il bello debba ancora venire.

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