A Kazakystan e Russia i primi titoli dello sci di fondo
Skiathlon maschile e femminile, vincono Raul Shakirzyanov e Tatyana Ossipova
LAGO DI TESERO. La prima medaglia d'oro del fondo è andata alla kazaka Tatyana Ossipova, che nel day 1 delle gare a Lago di Tesero (Val di Fiemme) si è imposta nello skiathlon femminile 5+5 km, disputato su un anello di 2,5 km da ripetere quattro volte. Al via sono scattate in 71, con la russa Repnitsyna che si è subito gettata al comando, ma al primo passaggio in zona traguardo (2,5 km) a transitare al comando sono state le atlete kazake, con Matrossova prima davanti a Repnitsyna e Ossipova.
Al secondo passaggio è balzato al comando il terzetto tutto kazako composto da Matrossova, Lanchakova e Ossipova, mentre al cambio degli sci (al chilometro 5) c'è stata la prepotente rimonta di Grygorenko, transitata per prima davanti a Matrossova e Repnitsyna, con Ossipova al quarto posto. Quest'ultima, al chilometro 6,6, ha preso il comando della gara e lo ha mantenuto fino all'arrivo, dove ha preceduto Grygorenko (Ukr) e Pitkaenen (Fin), quest’ultima abile a risalire e a prendersi la medaglia di bronzo. “Non è stata una gara facile – ha commentato la Ossipova – e spero che questa mia prima medaglia all’Universiade non sia l’ultima.” Solo 33.a, invece, la prima delle italiane, l'atleta della Val di Fiemme Stefania Zanon.
L’Est Europa, poi, ha dominato anche la seconda gara sugli sci stretti della giornata. Nello skiathlon maschile scattato alle 15.15 il balzo felino sul gradino più alto del podio è firmato dal russo Raul Shakirzyanov, che si è imposto in volata al termine di una gara combattuta ed appassionante. “Stavo bene e quando ho visto che mancava solo il rettilineo ho pensato fosse il momento giusto per scattare – ha raccontato Shakirzyanov ancora ansimante - avevo tenuto le ultime energie proprio per lo sprint finale”.
La medaglia d'argento, invece, è andata al kazako Mark Starostin, attardato di pochi decimi di secondo. A chiudere la terzina finale è giunto l’altro russo Pavel Syulatov appaiato proprio al kazako. La medaglia di legno va invece al giapponese Lenting, autore di una prova alquanto promettente.
Nonostante un’ottima partenza si è un po’ attardato sul finale il primo degli italiani, il trentino della Val di Fassa Mattia Pellegrin, che ha chiuso in nona posizione. Peccato per il grande favorito di giornata, il russo Skobelev, oro proprio nello skiathlon della precedente Universiade di Erzurum, piazzatosi solo 6°.
In 19.a e 21.a posizione sono poi arrivati gli altri azzurri Mario Roncador e Mauro Brigadoi. che ora punteranno alle gare sprint. Domani, in Val di Fiemme, saranno di scena il biathlon e la combinata nordica.