Tutto chiuso ma con aiuti
Anche il governo francese ha deciso lo stop della pratica dello sci alpino fin oltre la Befana e con riapertura legata all’andamento dei contagi
TRENTO. Anche il governo francese ha deciso lo stop della pratica dello sci alpino fin oltre la Befana e con riapertura legata all’andamento dei contagi. Una scelta che è andata di pari passo rispetto a quella adottata dalla Germana e dall’Italia. In questo ambito, infatti, i tre paesi sono riusciti a muoversi all’unisono, ma non sono riusciti a coinvolgere in questo stesso percorso di prudenza Austria e Svizzera, che gli impianti li apriranno (vedi articolo a fianco).
A differenza dell’Italia, però, la Francia ha già definito i ristori per il settore, ovvero: 70% dei costi o 50% del fatturato. Va detto inoltre che il piano di ristori francese prevede anche che vengano «integrate nei settori coperti tutte le attività localizzate nelle stazioni sciistiche e nelle valli da esse dipendenti, che hanno meno di 50 addetti e che giustificano una perdita di fatturato superiore al 50% del “piano turismo”. In quanto tali, potranno beneficiare dell'assistenza del fondo di solidarietà fino a 10.000 euro e di un'attività parziale con copertura del 100%. La misura si applicherà non solo nei comuni delle stazioni sciistiche, ma anche nei comuni delle valli da esse dipendenti».