Valditara: “Tanti casi di aggressioni verso i docenti, costituiremo lo Stato parte civile per danno d'immagine"
Il ministro dell’istruzione sulla maturità: “La prova orale sarà un colloquio interdisciplinare che deve far capire quali collegamenti riescono a fare gli studenti” (foto Ansa)
TRENTO. "Ci sono tanti casi di aggressività nei confronti dei docenti, non a caso costituiremo lo Stato parte civile per danno d'immagine contro il personale. Dobbiamo lavorare perché i docenti e gli studenti vadano in classe serenamente. Perché l'attività di apprendere e insegnare è la più bella che ci possa essere". Cosi il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara al Festival dell'Economia di Trento.
Il ministro ha parlato anche dell'esame di maturità 2023: "Dico ai ragazzi che devono affrontare con estrema serenità questo momento, che è importante. Siamo ben consapevoli che veniamo dagli anni del covid, in cui l'insegnamento a distanza ha creato problemi umani e psicologici, un certo malessere, una crescita del bullismo". "La prova orale non è disciplinare, non verrete interrogati su matematica - ha detto il ministro rivolto ai numerosi studenti presenti in sala - ma un colloquio interdisciplinare che deve far capire che cosa gli studenti hanno assorbito, quali collegamenti riescono a fare. Quindi sarà una riflessione che dimostrerà la vostra capacità di aver assorbito concetti chiave e di aver elaborato collegamenti importanti. La scuola torni a mettere al centro la serenità nelle classi".
Poi un passaggio sulla scuola che verrà: "Dobbiamo superare il modello novecentesco per cui esiste un unico tipo di intelligenza. Io ritengo che ce ne siano tante e ognuna deve essere valorizzata. Dobbiamo cambiare quindi impostazione della riforma Gentile che esprime una concezione non coerente con la visione della Costituzione".
In un passaggio del suo intervento, Valditara ha risposto alle dichiarazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per il centenario della nascita di don Lorenzo Milani. “Condivido pienamente. Nella riflessione di Don Milani questa idea della personalizzazione, di una scuola che valorizzi i talenti di ogni ragazzo, era ben presente".