Scuola: il Trentino valuta una via autonoma sui test salivari
"Se saremo pronti a farlo lo diranno nostre strutture mediche"
TRENTO. La Provincia di Trento valuta l'inserimento dei test salivari nel piano sanitario di prevenzione ma ancora non c'è il riconoscimento normativo.
I margini di manovra autonoma non sembrano estesi, ma c'è l'impegno provinciale di coniugare il diritto all'istruzione, la scuola aperta in presenza e la continenza delle norme che si vogliono introdurre.
L'assessore all'istruzione Mirko Bisesti, nel corso di un incontro con la Uil Scuola, ha annunciato che lunedì si terrà un appuntamento con autorità sanitarie, dell'istruzione e dei trasporti, la percentuale di capienza degli autobus è infatti strategica per arrivare a garantire la scuola in presenza.
"Visto l'investimento fatto è sicuramente una strada che vogliamo percorrere ma ovviamente non possiamo dare alcuna certezza. Auspichiamo di avere un certo margine di autonomia per poter utilizzare i test salivari, che sono meno invasivi, visto che parliamo sia di studenti che di personale scolastico, ma se saremo pronti a farlo ce lo diranno le nostre strutture mediche in base ai dati sanitari", dice all'Ansa Bisesti.
Nel corso dell'incontro, tema principale il decreto 111 sulle misure urgenti per l'avvio in sicurezza delle attività scolastiche, il segretario della Uil Scuola del Trentino, Pietro Di Fiore, ha chiesto al presidente della Provincia Maurizio Fugatti e all'assessore Mirko Bisesti di sollecitare il Governo affinché acconsenta ad affiancare i test salivari ai tamponi rapidi.
Bisesti ha spiegato come manchino certezze sul piano di attuazione del decreto. La legge dovrà essere rispettata ma c'è tutto l'impegno della Giunta provinciale perché sia possibile una 'via autonoma', quantomeno nelle fasi di prima applicazione.
Da circa un mese in Trentino è stata avviata una sperimentazione con i test salivari: i laboratori del Cibio ne hanno analizzati circa 400 campioni senza riscontrare positività.
Il progetto pilota "Screening dei bambini con test salivare" coinvolge minorenni che frequentano i servizi estivi, gli educatori e ed i volontari. L'adesione è volontaria e la somministrazione, un auto-prelievo di un campione di saliva, è in capo alle famiglie.
In Provincia autonoma di Bolzano l'uso dei test salivari è ormai consolidato: da qualche mese, infatti, vengono regolarmente somministrati e censiti nel bollettino sanitario giornaliero dell'Azienda sanitaria provinciale. Da aprile, inoltre, l'Unione commercio turismo servizi Alto Adige offre gratuitamente ai collaboratori la possibilità di eseguire l'autotest settimanale per il Coronavirus direttamente sul posto di lavoro.