Le materie scolastiche? A Rovereto si imparano facendo una pizza o aggiustando una bici
Ecco “Pe.Pe.”, il programma scolastico che porta gli studenti in laboratorio grazie alla collaboraziore tra gli Istituti Comprensivi Isera-Rovereto, Rovereto est, Rovereto nord e Rovereto sud con la cooperativa Kaleidoscopio. Inaugurati gli spazi nell’Oratorio San Marco
ROVERETO. Apprendere la geometria aggiustando una bicicletta, imparare le unità di misura attraverso attività di legatoria, affrontare la fisica preparando una pizza o diventare esperti di informatica stampando in 3D i propri progetti.
E’ l’attività che gli studenti delle scuole secondarie di primo grado possono fare oggi a Rovereto, grazie alla collaborazione tra gli Istituti comprensivi della città della Quercia (Istituto Comprensivo Isera-Rovereto, Rovereto est, Rovereto nord e Rovereto sud) con la cooperativa Kaleidoscopio che ha allestito gli spazi messi a disposizione dalla Parrocchia di San Marco. Si chiamano Percorsi Personalizzati, Pe.Pe. in sigla, e vanno incontro all’esigenza dei ragazzi di trovare nuovi modi di apprendere, al di fuori della lezione frontale, al fine di favorire il successo scolastico. L’iniziativa è stata coprogettata ed è tuttora condotta da Insegnanti delle scuole in rete e da operatori della cooperativa Kaleidoscopio.
La dirigente Maria Teresa Dosso, capofila del progetto, ha presentato il lavoro svolto nei primi due mesi del laboratorio.
“Nel ringraziare chi ha fortemente voluto questo progetto, vorrei partire dal nome stesso, percorsi personalizzati: siamo dentro una comunità che da tanti secoli ha capito quanto ciascuno sia importante, quanto contino le competenze di ciascuno quando sono messe a disposizione della collettità” – ha detto il sindaco Francesco Valduga, che ha anche ringraziato Don Ivan Maffeis per aver messo a disposizione gli spazi - “Ci piace immaginare che questa nostra storica vocazione sia messa a disposizione di un territorio più ampio e vada ad affiancarsi ad esperienze già avviate in passato, dentro una originalità del fare scuola che appartiene ad un sistema autonomo come il nostro. La collaborazione tra il Comune, la scuola e la cooperativa ha permesso di immaginare un nuovo approccio che, grazie alla disponibilità della Parrocchia di San Marco, ha potuto concretizzarsi in uno spazio dove si possono svolgere molte attività in piena sicurezza, mettendo lo studente al centro di un proprio percorso formativo”.
“E’ un progetto di grande valenza educativa – ha detto l’assessora Giulia Robol – ed è bello vedere i ragazzi lavorare così bene, vederli entusiasti, così interessati di fronte ad un modo diverso di fare scuola. E’ importante che vi sia una serenità personale da parte degli studenti che mettono a frutto le proprie competenze, le proprie passioni, sapendo che la scuola è soprattutto imparare. Quando ci è stato proposto questo progetto, nella consapevolezza che l’esperienza è quella che indica la scuola stessa, lo abbiamo accolto con grande favore e vedere oggi come si è concretizzato non può che essere una soddisfazione”.
All’interno del progetto Pe.Pe. di Rovereto, sono stati allestiti dei laboratori del Fare e dei Saperi: di cucina, legatoria e cartonaggio, biciclette, robotica e Stampa 3d. I ragazzi che partecipano sono inviati dalle scuole di appartenenza e in stretto contatto con i consigli di classe vengono sviluppati i progetti educativo/formativi in accordo con le famiglie e la scuola.
In questa prima fase di sperimentazione, avviata nel corso del mese di febbraio, sono 16 i ragazzi coinvolti e nel racconto della loro esperienza è emerso tutto l’entusiasmo per un modo diverso di fare lezione.
I laboratori sono luoghi educativi nei quali il processo di apprendimento dei ragazzi e delle ragazze partecipanti viene supportato e arricchito dal punto di vista esperienziale in modo sinergico e coerente con il contesto scolastico, attraverso la diversificazione delle proposte didattico-formative e la loro puntuale integrazione all'interno del percorso d'aula tradizionale. Gli interventi proposti dai laboratori scolastici prevedono l’adozione di un approccio integrato allo sviluppo del successo personale e formativo, caratterizzato dalla creazione di reti interne agli istituti (tra educatori, insegnanti referenti, Consigli di Classe, Referente BES, Dirigenti scolastici) ed esterne (con servizi sociali e sanitari, servizi pubblici territoriali, realtà del privato sociale, ecc.) e dalla partecipazione attiva e consapevole da parte degli studenti coinvolti.
La partnership con gli Istituti scolastici, inoltre, è volta a mantenere aperti il confronto e la riflessione comune sull'inclusività delle pratiche educative e didattiche, al fine di continuare ad esplicitarne modelli e riferimenti pedagogici, didattici e metodologici.
In questo nuovo ambiente si applica un approccio diverso da quello più tipicamente d’aula, caratterizzato da una metodologia che permette concretamente all’alunno di rimettere in gioco saperi, attitudini e curiosità. In questo modo, egli potrà gradualmente rivedere la percezione che ha di sé e delle sue capacità migliorando la sua autostima per potersi mettere in gioco in ogni sfida, sia essa di apprendimento in ambito scolastico o, più in generale, nel proprio ambito di vita quotidiana.
Dopo questa prima fase sperimentale il laboratorio riprenderà a settembre a pieno regime.