Addio a X, i ricercatori migrano in massa su Bluesky
Dal social X (ex Twitter) versoBluesky: ha preso il via una vera e propria migrazione di massa di scienziativerso il nuovo social passatoda 14 a 21 milioni di utenti in 2 settimane. Un fenomeno iniziato in particolare dopo il risultato delle elezioni americane e che,come ha documentato anche la rivista Nature sul suo sito, nasce dall'esigenza dei ricercatori di trovare un ambiente social più sereno, lontano da spam, bot, disinformazione e linguaggi violenti.
Per anniTwitterera stato ilsocial più amatodalmondo della ricerca. Il social con il simbolo dell'uccellino godeva infatti del vantaggio di basarsi su contenuti brevi, essere molto rapido e aggiornato sui fatti di cronaca e, infine, era l'unica piattaforma social che permettesse ai ricercatori l'accesso ai dati per scopi di ricerca. Le cose sono cambiate con il passaggio di Twitter a Elon Musk, che oltre a dare un nuovo nome al social ha modificato i meccanismi di moderazione. Questo, secondo molti, ha portato all'esplosione di bot e al dilagare di disinformazione e linguaggi violenti.
Proprio per intercettare questo scontento erano natinuovi socialcome Mastodon e Threads, ma una vera e propria migrazione si sta registrando ora conBluesky, un social chericalca moltissimo il vecchio Twitteranche neicolori e nellagrafica. Punti di forza di Bluesky, sottolinea Nature, sono anche glistrumenti per costruire le nuove reti, tra cui gli 'starting pack' ossiablocchi di contatti su specifici temisviluppati dagli utenti, e un meccanismo efficace di filtraggio dei contenuti indesiderati e per la moderazione dei contenuti.