Visite pneumologiche anche all'ospedale di San Benedetto



(ANSA) - SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 10 DIC - Da giovedì 12 dicembre sarà possibile effettuare visite pneumologiche anche all'ospedale di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). Ciò grazie all'attivazione di un ambulatorio dove, al momento per due giorni a settimana, sarà presente uno specialista afferente all'unità operativa complessa di pneumologia, diretta da Vittorio D'Emilio, dell'Ast di Ascoli.
    "Si tratta - evidenzia il direttore generale dell'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, Nicoletta Natalini - di una novità assoluta, in quanto la pneumologia all'interno del 'Madonna del soccorso' non c'è mai stata. Come direzione avevamo preso questo impegno nei confronti dei cittadini, dei pazienti e dei professionisti dell'ospedale di San Benedetto, ed ora diamo seguito a quanto promesso. Inizialmente la presenza dello pneumologo sarà garantita per due volte a settimana, ma contiamo di aumentare i giorni già dal prossimo mese di gennaio".
    Lo specialista pneumologo effettuerà le visite: a coloro che si saranno prenotati tramite il Cup, ai pazienti del Pronto soccorso in caso di richiesta di consulenza da parte del medico, ai ricoverati nei reparti di degenza, se richiesto.
    Con la presenza di uno pneumologo si punta anche alla riduzione dei giorni di degenza: ciò come effetto del minor tempo che i pazienti ricoverati all'ospedale di San Benedetto dovranno attendere prima di poter essere sottoporsi a una consulenza specialistica. "Così facendo, oltre a fare il bene del paziente in quanto rientrerà prima nel suo ambiente familiare, si potrà avere un numero maggiore di posti letto a disposizione per i ricoveri urgenti da Pronto soccorso e per i ricoveri programmati" conclude Natalini. (ANSA).
   









Scuola & Ricerca



In primo piano

Giustizia

Avvocati Cassazionisti a Trento: con Trieste le percentuali più alte d'Italia

“I distretti più del Nord Est – afferma Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa nonché fondatore dello studio legale Martinez&Novebaci - hanno una maggior propensione dei colleghi ad acquisire l’abilitazione al patrocinio in Cassazione. La situazione è all’opposto nel sud Italia”