Ast Ascoli e scuole 'Non perdiamoci di vista'
(ANSA) - ASCOLI PICENO, 17 DIC - Prevenire precocemente la presenza del cheratocono: questo il fine del progetto di screening oculistico 'Non perdiamoci di vista' che, anche quest'anno, coinvolge le scuole della Provincia di Ascoli Piceno grazie alla collaborazione del Rotary che ne detengono la paternità insieme a Luca Cesari, direttore dell'unità operativa complessa di oculistica dell'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, e l'Ufficio scolastico provinciale. Lo screening viene effettuato da 8 anni nelle scuole secondarie di primo grado della provincia picena, dove quest'anno sono stati già visitati 200 studenti delle terze classi, in quanto è proprio la fascia di età dei ragazzi che frequentano le medie quella più critica per questa patologia - che può causare una deformazione della cornea e una significativa riduzione della vista -, e dunque è su di loro che si può ancora intervenire in maniera precoce per una eventuale terapia.
"Oltre a trattarsi di un'iniziativa lodevole ai fini della prevenzione di una patologia oculistica nei ragazzi, rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati del territorio - ha detto stamani nel corso di una conferenza stampa il direttore generale dell'Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini aggiungendo che "la collaborazione con l'Ufficio scolastico provinciale consente di raggiungere un numero maggiore di studenti".
"Questo progetto, nato con l'obiettivo di sensibilizzare e tutelare la salute visiva dei giovani, rappresenta uno dei pilastri del nostro impegno al servizio della comunità - ha spiegato il presidente del Rotary di San Benedetto, Stefano De Gregoriis - La prevenzione del cheratocono è un tema fondamentale, poiché una diagnosi precoce può fare la differenza nel migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto. Questo progetto, oltre a offrire visite gratuite e momenti di informazione nelle scuole, ci consente di promuovere una cultura della prevenzione sanitaria, che riteniamo essenziale".
Dal 2016 a oggi sono stati visitati 6.090 studenti, di cui 60 ricontrollati e, di questi, 8 sono stati presi in carico per la presenza della patologia. "Le famiglie, nel caso in cui il proprio figlio dovesse presentare sintomi sospetti della malattia, verranno contattate e invitate a sottoporlo a una visita di controllo in ospedale - ha aggiunto il dottor Cesari - Qualora, poi, dovessimo diagnosticare la presenza del cheratocono, possiamo intervenire con trattamenti che possono bloccarlo evitando che la patologia prosegua nel corso della vita del paziente".
"Abbiamo sposato in maniera convinta questo progetto che manda un segnale forte in tema di prevenzione a tutta la popolazione scolastica" ha concluso il dirigente dell'Ufficio scolastico, Luca Pasqualini. (ANSA).