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Trentino da raccontare: Italia, il prezzo della libertà

Rovereto, 1910. La triste storia di Italia Spagnolli, una giovane libera ed emancipata che lavorava in un setificio di Rovereto. Un breve amore violento e contrastato, poi la sua barbara uccisione, infine l’oblio durato più di un secolo. Un lungo silenzio durante il quale l’infelice vicenda venne nascosta forse per pietà, oppure per vergogna o per sensi di colpa. Italia Spagnolli aveva allora solo 24 anni

Podcast / La storia

Trentino da raccontare: la solidarietà tradita

Dopo più di cento anni di oblio, l’amara verità sugli aiuti del Trentino austriaco alle vittime del terremoto di Calabria del 1905. Lo scandalo di collette e iniziative per raccogliere fondi destinati alla povera gente che vennero prima inutilizzate e poi destinate a fini privati



Podcast / La storia

Trentino da raccontare: morire a Sant'Ilario, il bombardamento del 1944

La vicenda del bombardamento di Rovereto del 13 settembre 1944 descritta per la prima volta da un testimone oculare che finalmente, dopo più di settant’anni, ricostruisce in maniera dettagliata i fatti di una tragedia misteriosa e dimenticata che costò la vita a 18 persone

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Trentino da raccontare: Fiorenzo, una Formula per la vita

Ovvero, quando una grande passione riesce a dare concretezza ai propri sogni. La domenica sono in centinaia gli “esperti da bar” che commentano il Gran Premio di F1, fra questi, però, mai nessuno si è sognato di costruire una propria monoposto e di portarla pure in circuito. Il nostro protagonista ci è riuscito



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Trentino da raccontare - 1943: L'uomo che bombardò Trento

Le ricerche compiute per un documentario storico sulla Seconda Guerra Mondiale, rivelano a sorpresa particolari sconosciuti sul bombardamento della Portèla e su chi era al comando della missione che distrusse il popolare quartiere causando circa 200 morti. È la storia incredibile di un capitano Usa che in gioventù era stato un bambino prodigio, una star del cinema muto, un campione di nuoto e un precoce predicatore evangelico.

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Trentino da raccontare: un re sfortunato muore ad Arco

Verso la fine dell’Ottocento, al tramonto della Belle Époque, l’aristocrazia europea amava ritrovarsi spesso nella cittadina termale dell’Alto Garda. In inverno, in cerca di un clima mite, soggiornava qui anche Francesco II di Borbone, l’ultimo Re delle Due Sicilie in esilio. E fu proprio ad Arco, cittadina che allora faceva parte dell’Impero Asburgico, che alla ne del 1894 il sovrano morì a soli 58 anni

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Trentino da raccontare: il sogno di Isidoro - Seconda parte

Il 25 ottobre del 1927, al largo del Brasile, colava a picco il piroscafo italiano
Principessa Mafalda. A bordo, assieme a un migliaio di emigranti, c’era
Isidoro Adami, un ragazzo poco più che ventenne partito dal Trentino per
realizzare in Uruguay un sogno che aveva cullato da molto tempo.



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Trentino da raccontare: il sogno di Isidoro - Prima parte

Il 25 ottobre del 1927, al largo del Brasile, colava a picco il piroscafo italiano
Principessa Mafalda. A bordo, assieme a un migliaio di emigranti, c’era
Isidoro Adami, un ragazzo poco più che ventenne partito dal Trentino per
realizzare in Uruguay un sogno che aveva cullato da molto tempo.

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Trentino da raccontare: in viaggio con l'Ape

Ovvero, come un mezzo da lavoro può trasformarsi in un prezioso com- pagno di viaggio. Perché – come diceva agli inizi del ’900 il famoso scrittore Marcel Proust – un vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi. Se dunque per vedere bene è ne- cessario viaggiare lentamente, cosa può esserci di meglio se non l’Ape Piaggio, il tre-ruote “slow” che per Agostino Pross è diventato un’alternativa all’auto- mobile? Altro che aereo! Una filosofia di viaggio trasformata in filosofia di vita che è l’esatto opposto del mordi e fuggi di molti turisti di oggi. Le ultime imprese? Una visita al cantautore Guccini a Pavana (Pistoia) e un viaggio a l’Aquila, durato 22 ore e 700 chilometri.



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Trentino da raccontare: Valmorbia Werk: un forte, due bandiere

A100 anni dalla Grande Guerra, la cronaca ritrovata di un tragico errore che indusse i soldati italiani e quelli austriaci a sparare contro i propri commilitoni. Nello stesso luogo, un anno dopo, sarebbe arrivato un giovane ufficiale del tutto inesperto di combattimenti. Veniva da Genova e il suo nome era Eugenio Montale. Il reparto a cui venne assegnato si trovava fra il Monte Corno e il piccolo paese di Valmorbia.

EPISODIO 1 La “M.A.R.”, un’antica ferrovia
EPISODIO 2 Filippo, dalla Cina con amore

EPISODIO 3 Sopravvivere al Vajont