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Scoperta in val di Rabbi una pianta rarissima ritenuta estinta in Trentino

Si tratta del botrichio ramoso, una piccola varietà di felce minacciata in tutta Europa. Solo uno l’esemplare, a testimoniare la rarità della specie



TRENTO. Si riteneva estinta, invece qualche giorno fa la miracolosa scoperta di un individuo di una pianta rarissima: il botrichio ramoso. Il ritrovamento è avvenuto nel Parco Nazionale dello Stelvio, in val di Rabbi.
Appartenente alla famiglia delle Ophioglossaceae, il botrichio ramoso ha la forma di una piccola felce. Chiamata anche con il nome latino Botrychium matricarifolium, è una specie a distribuzione artico-alpina, minacciata dai cambiamenti nella gestione del territorio e dalle pratiche agricole.

Il botrichio ramoso sta scomparendo da molti siti in Europa, anche se è difficile da monitorare perché le piante non si manifestano ogni anno. L’unico individuo rinvenuto nel Parco conferma la rarità del ritrovamento di questa piccola e poco appariscente felce.

La presenza della specie è nota solamente in altre due località del Trentino Alto Adige, di cui una scoperta solamente due anni fa. Il botrichio ramoso è elencato nell'Appendice I della Convenzione sulla conservazione della vita selvatica e degli habitat in Europa - nota come Convenzione di Berna - tra le specie floristiche particolarmente protette.
La scoperta è stata fatta dal ricercatore Gianmaria Bonari e dall'ex direttore dell' Ufficio Biodiversità e Rete Natura 2000 della Provincia autonoma di Trento Lucio Sottovia in val di Rabbi, all'interno del progetto BIOmen, volto a studiare gli effetti della conservazione nei parchi nazionali, finanziato dalla Libera Università di Bolzano.

«Il ritrovamento – afferma Bonari, docente di Nature conservation and protected areas presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano, responsabile del progetto – sottolinea il ruolo strategico dei parchi nazionali per la tutela della biodiversità e l'importanza della conservazione in quest'epoca di rapide trasformazioni ambientali».

Un ritrovamento come quello di Botrychium matricariifolium è l’espressione concreta dell’impegno del Parco Nazionale dello Stelvio nella conservazione della natura e conferma il valore della ricerca condotta grazie alla collaborazione fra gli enti che vedono nella ricchezza di specie e di biodiversità la chiave più importante per adattarsi al futuro.













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